Ritratto di gentildonna, Correggio - San Pietroburgo, The State Hermitage Museum

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/8/2014, 19:41     +10   +1   -1
Avatar

Group:
Moka
Posts:
47,191
Reputation:
+18,073

Status:



Ritratto-di-gentildonna-P

Antonio Allegri detto il Correggio
Ritratto di gentildonna
1520 circa
Olio su tela, 103 x 87,5 cm.
San Pietroburgo, The State Hermitage Museum
Firmato sul tronco a sinistra “ANTON. LAET.[US]”


La firma “ANTON. LAET.[US]” sta per Antonius Laetus, traduzione latina di Antonio Allegri, nome di battesimo di Correggio. Soltanto in un’altra opera, la Madonna di Albinea, perduta, il pittore aveva apposto lo stesso tipo di iscrizione. Il primo documento riferibile al ritratto è stato trovato nel 1839, in Russia, nell’inventario della collezione Yussupov. Il quadro fu poi portato all’Ermitage e attribuito a Lorenzo Lotto. Soltanto negli anni Cinquanta del Novecento, grazie a Longhi, l’opera venne restituita a Correggio. In effetti, non essendoci pervenuti altri ritratti dell’artista, l’assegnazione non era scontata. Le misure del quadro inoltre sono piuttosto insolite per una singola figura di tre quarti.

Nonostante la sua unicità, dal punto di vista iconografico, all’interno del corpus del pittore, l’opera ha tutte le caratteristiche correggesche nella resa precisa del fogliame che incornicia il capo della donna, nella morbidezza chiaroscurale del volto e nel paesaggio che è stato efficacemente definito “romanticamente indistinto”. La donna inoltre ricorda molto nei tratti somatici la Madonna nel Riposo durante la fuga in Egitto degli Uffizi. Data la mancanza di documenti è difficile identificare il personaggio. Potrebbe trattarsi di Veronica Gambara, principessa di Correggio, il cui marito, Gilberto morì nel 1518. Questo spiegherebbe l’abito a lutto e la scritta greca sulla ciotola “...ON/NEPENTHIES/AX...” tratta dall’Odissea. Nepenthes si riferisce a una sostanza usata come strumento di oblio del dolore che, in questo caso, sarebbe dovuto al lutto per la morte del marito. Ma l’ipotesi è messa in dubbio dal fatto che la donna indossa uno scapolare marrone e un cordone da terziaria francescana. Un’altra possibilità è che si tratti della poetessa Ginevra Rangone, che era appunto terziaria francescana, il cui marito, Gian Galeazzo di Correggio, morì nel 1517. I rami d’alloro alle spalle della donna confermerebbero ulteriormente quest’ultima ipotesi dato che si tratta della pianta cara ad Apollo, dio della musica e della poesia. (Mar L8v)







Edited by Milea - 11/3/2023, 21:34
 
Web  Top
view post Posted on 10/3/2023, 10:37     +3   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,025
Reputation:
+25,058
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:










 
Web  Top
1 replies since 23/8/2014, 19:41   123 views
  Share