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Peter Paul Rubens
Cimone e Pero (Carità romana)
Cimon and Pero (Roman Charity)
1630 circa
Olio su tela, 155 x 190 cm.
Amsterdam, Rijksmuseum
L’opera raffigura uno degli episodi edificanti più noti dell’antichità, descritto dallo storico latino Valerio Massimo nel I secolo d.C. Il vecchio Cimone è condannato a morte e rinchiuso in un carcere; confidando nella compassione di una guardia, la figlia Pero riesce a far visita al padre. Accorgendosi che questo sta morendo di fame, la giovane donna, che ha appena partorito, offre al padre il proprio latte. Per questo l’episodio è noto anche come Carità romana e divenne celebre nel Seicento come esempio di pietà umana; il fatto che poi si svolgesse in un carcere buio, che avesse come protagonista un vecchio morente e una donna giovane, lo rese particolarmente amato dai pittori caravaggeschi e naturalisti, che, nella loro ansia di catturare la realtà sotto ogni forma, potevano così analizzare gli effetti della luce e le anatomie di due personaggi così diversi.
All’epoca dell'esecuzione della tela Rubens era un affermato pittore; era già stato in Italia e aveva ammirato e copiato Caravaggio, visitato Venezia e acquistato opere di Tiziano per conto del duca di Mantova. A cavallo tra il 1628 e il 1629 si era recato per un anno in Spagna, dove aveva rinnovato il proprio amore per il colore veneziano a contatto con le tele di Tiziano collezionate da Filippo II. Nell’opera del Rijksmuseum è proprio questo riscoperto amore per Venezia che emerge dalla stesura cromatica, accesa ed esaltata dallo sfondo cupo che, insieme ai bagliori sugli elmi dei carcerieri, sono un residuo del caravaggismo italiano. Rubens, rispetto alle tradizionali raffigurazioni del tema, conferisce alla scena un senso di moto evidente nel girarsi repentino di Pero verso la grata; più che la pietà e l’intimità della scena, qui mette in risalto il dramma in atto, cui fa degno contrappunto il contrasto luminoso del gruppo centrale. (Mar L8v)
Edited by Milea - 18/3/2023, 20:28 |
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