URSUS AMERICANUS [Orso nero americano]

FAMIGLIA - Ursidae

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  1. Il Camerlengo
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    ORSO NERO AMERICANO
    (Ursus americanus)


    In realtà varia molto nella colorazione, dal nero al cannella, al marrone al biondo e anche un singolare grigio-blu presente nella costa del Pacifico. L'orso nero americano (Ursus americanus), conosciuto come baribal, di dimensioni minori rispetto al grizzly è uno dei simboli dell'America Settentrionale, soprattutto dei tempi passati quando era un paese selvaggio e disabitato con distese boscose. La specie è parente dell'orso tibetano, ed entrambe hanno antenati europei. L'altezza varia dai 150 ai 180 cm, ma stando in piedi possono raggiungere anche i 2,12 metri. Il peso per i maschi varia dai 115 ai 275 kg, per le femmine dai 40 ai 180 kg. Le specie mostrano arti posteriori corti e artigli poco sviluppati. Fra i sensi più sviluppati vi è l'olfatto, mentre la vista, meno acuta di altri carnivori, gli è di grande aiuto durante la caccia. I loro latrati vengono emessi durante i conflitti fra simili o nei cuccioli per richiamare l'attenzione della madre. Sa arrampicarsi (eredità dai loro antenati i miacidi), ed è un abile nuotatore.


    L'orso nero americano è un animale prevalentemente notturno, ma spesso lo si incontra anche di giorno. È solito poggiare e sfregare il proprio corpo sulla corteccia degli alberi al risveglio dal letargo per liberarsi del prurito causato dai peli caduti. Tale pratica danneggia gli alberi fino a portare alla loro distruzione (si narra che riescano a distruggere anche 50 alberi in una notte). La sua natura è solitaria ed evita di aggregarsi in gruppi, se si affrontano gli antagonisti rimangono accosciati, ciondolando la testa avanti e indietro e spalancando la bocca mentre emettono sordi brontolii, se uno dei due esemplari non dovesse arrendersi si affrontano poggiandosi saldamente sui 4 arti, tenendo testa e orecchie basse e mostrando i canini, la lotta dura fino a quando il più debole si allontana. Lento nei movimenti, passa molto del suo tempo alla ricerca del cibo. Si nutre di insetti e piccoli mammiferi e strappando la vegetazione. Spesso si siede vicino a un cespuglio per mangiare, spostandosi ogni tanto ma senza allontanarsi. Il fabbisogno giornaliero di cibo si aggira intorno ai 7 kg. Essenzialmente carnivoro ma si adatta anche a vegetali (che di fatto costituiscono buona parte della sua dieta). Si nutre di insetti e larve, erba, ramoscelli, foglie, germogli di albero e di cespugli, grano, ghiande, faggina, radici, tuberi, bulbi, uccelli che trova a terra, porcospini, bacche e frutti di ogni tipo, saccheggia il favo, le api e le larve dei loro nidi servendosi degli artigli. L'orso nero americano occasionalmente divora anche i cervi wapiti, alci e lemming della famiglia dei miomorfi in Canada. Lo si è visto rovistare tra i rifiuti e danneggiare le auto dei visitatori dei parchi e boschi. Alcuni orsi mangiano sostanze resinose come foglie o aghi di pino e inoltre strappano e ingoiano i loro peli trasformando tale ammasso, una volta digerito, in una specie di tampone. Non si conosce il motivo di tale comportamento, ad ogni modo i tamponi vengono eliminati durante la primavera. All'avvicinarsi dell'autunno l'orso mangia sempre di più aumentando anche di 14 kg di peso in una settimana, ma pochi giorni prima dell'inizio del letargo smette di cibarsi in quanto la cavità dello stomaco si restringe e si indurisce. La riserva di grasso accumulato sotto la pelle gli permetterà di sopravvivere durante il rigido inverno quando cadrà in una specie di letargo. La temperatura che raggiunge durante i mesi freddi (32 gradi solitamente che raggiungono talvolta i 5 °C) fa comprendere che non si tratti di un vero e proprio letargo. Si sono registrati casi in cui nelle giornate più calde, il baribal si risveglia per alcune ore, anche se più frequentemente dorme anche 1 mese senza muoversi, se non viene disturbato. Mentre dorme consuma metà delle energie che impiega quando è in attività e il ritmo del battito cardiaco diminuisce considerevolmente. Più è rigido il freddo e l'inverno più dura questo suo stato, ad esempio si racconta di alcuni orsi che vivendo in Florida, paese molto caldo, non vanno in ibernazione. Quando emerge dal suo rifugio, appare molto dimagrito tanto che le sue funzioni alimentari ritornano alla normalità solo dopo alcune settimane, quando ricomincia a mangiare come di consueto. Spesso però l'animale continua a perdere peso per un altro mese o due. Le femmine partoriscono, dopo una gestazione durata 7-8 mesi, 2 o 3 cuccioli che nei primi mesi dell'anno della nascita pesano meno di 1/500 rispetto alla madre. Nascono ciechi, indifesi e coperti di peli radi, tanto da sembrare nudi. Durante le prime settimane stanno attaccati alla madre addormentata e succhiano il latte. Aprono gli occhi quando hanno 25-30 giorni di vita, raggiungono la maturità sessuale intorno a 3-4 anni. La madre allatta i propri piccoli fino all'età di 6 o 8 mesi. Se per caso l'animale non ha accumulato sufficienti riserve di grasso sottocutaneo per attingere il nutrimento necessario per sé e per l'embrione, l'ovulo non si impianta ma viene semplicemente riassorbito nel corpo.

    FAMIGLIA - Ursidae
    SPECIE - Ursus Americanus
    STATUS - A minor rischio
    COMPORTAMENTO - Solitario
    GESTAZIONE - 6 settimane
    PICCOLI - 1-5


     
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