ORSO POLARE [Ursus maritimus]

FAMIGLIA - Ursidae

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  1. Il Camerlengo
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    ORSO POLARE
    (Ursus maritimus)


    Uno dei carnivori più grandi da terraferma esistenti sul nostro pianeta, l'orso polare è un nuotatore e un subacqueo eccellente: vive attorno al polo nord nel mare glaciale artico. Gli esemplari di maschio adulto, pesano mediamente dai 350 ai 700 kg e misurano dai 2,4 ai 3 metri di lunghezza.Le femmine sono grandi circa la metà dei maschi e normalmente pesano tra i 150 e i 250 kg e sono lunghe circa 133 cm. Quando è incinta, l'esemplare femmina può arrivare a pesare fino a 500 kg. Alla nascita, i cuccioli pesano meno di 1 kg. La sua longevità in natura è di 25-30 anni, mentre in cattività può superare anche i 35. L'orso polare è immediatamente riconoscibile dalla pelliccia bianca. Diversamente da altri mammiferi dell'Artide, non cambia in estate il colore in uno più scuro. I peli non sono di bianco realizzato con pigmenti, ma sono cavi e non pigmentati come i capelli bianchi negli esseri umani. Gli orsi polari sono isolati termicamente dal freddo molto bene, ma il loro corpo si surriscalda a temperature sopra i 10 °C. Il loro isolamento è così efficace che osservati con una videocamera ai raggi infrarossi sono a malapena visibili. Soltanto le loro zampe e il muso emanano un calore percepibile. Una caratteristica interessante della pelliccia è che, fotografata con luce ultravioletta, compare nera, ha quindi, come ulteriore meccanismo di produzione di calore, un'elevata capacità di assorbimento alle frequenze UV, pur essendo bianca. L'elevata concentrazione di retinolo rende il fegato dell'orso polare non commestibile e potenzialmente letale. L'orso polare è il membro che più si nutre di carne della famiglia degli Ursidi. La sua fonte proteica primaria è costituita anzitutto dalle foche, ma anche da carcasse di cetacei, piccoli trichechi, molluschi, granchi, pesci, persino vermi di mare, uccelli, piccoli di aquile e civette, volpi polari, renne e lemming. Può mangiare anche bacche e rifiuti. Il metodo di caccia più famoso degli orsi polari è quello usato per le foche: il plantigrado sente il rumore della preda sotto il ghiaccio, si apposta presso una spaccatura e, non appena la preda esce per respirare, la uccide con una violenta zampata. Quest'orso ha probabilmente anche il senso dell'olfatto più sviluppato tra tutti gli orsi. Può individuare i buchi di respirazione delle foche, coperti da 90 cm di ghiaccio, da un chilometro di distanza. Solo gli esemplari maschi di maggiori dimensioni possono permettersi di attaccare i beluga e i narvali, entrambi lunghi fino a cinque metri e mezzo, e il secondo con la lunga zanna tipica dei maschi. Individuata la preda, spesso un giovane o una femmina di narvalo, l'orso polare bianco entra in acqua e assale agilmente il cetaceo nei punti delicati, come le pinne e la pancia, evitando i colpi mortali.

    FAMIGLIA - Ursidae
    SPECIE - Ursus Maritimus
    STATUS - A minor rischio
    COMPORTAMENTO - Solitario
    GESTAZIONE - 9 settimane
    PICCOLI - 1-4



     
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  2. Violetta:)
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    MAGNIFICI FRAGILI ORSI POLARI!

    Dall'archivio di National Geographic, le più belle immagini dei più grandi carnivori della terraferma, il cui habitat continua a ridursi


    Un orso polare guarda i suoi cuccioli nella Baia di Hudson, nella provincia di Manitoba, in Canada. Quest'area è famosa per la presenza di orsi polari, ma la loro popolazione è in declino. Secondo Steven C. Amstrup, a capo di Polar Bears International (PBI), l'aumento delle temperature ha esteso la durata dell'estate, sciogliendo i ghiacci nella baia di Hudson e costringendo gli orsi a rimanere a terra per lunghi periodi di tempo. "Di solito vivono e si procurano il cibo tra i ghiacci del mare", ha detto Amstrup, "e quando sono sulla riva perdono circa due chili di peso corporeo al giorno. Si sono adattati a non alimentarsi per giorni, ma ci sono dei limiti alle privazioni che possono sopportare". Dato che manca loro il ghiaccio sotto i piedi, sono costretti a cercare cibo altrove. Nelle isole Svalbard, in Norvegia, gli orsi polari affamati hanno hanno iniziato ad addentrarsi nell'entroterra, avvicinandosi sempre di più agli insediamenti umani. "La fame porta gli orsi polari a interagire con gli uomini, che spesso, per proteggersi, li uccidono", afferma ancora Amstrup. L'unica soluzione al problema sarebbe fermare il progressivo aumento delle temperature: "La minaccia del riscaldamento globale pone nuove sfide alla conservazione delle specie. Oggi costruire barriere per proteggere gli animali non è proprio più sufficiente". Ma il 2014 secondo gli scienziati, è stato l'anno più caldo dal 1880 - da quando cioè sono disponibili registrazioni delle temperature attendibili - e lo certificano due analisi indipendenti, condotte separatamente dagli scienziati della Nasa e della Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration).




    Un habitat che scompare

    Fotografia di Tom Murphy, National Geographic




    Ghiaccio che si scioglie

    Fotografia di Ralph Lee Hopkins, National Geographic

    Un orso polare salta tra i banchi di ghiaccio nell'isola di Spitsbergen, in Norvegia, nel 2010.

    Tra il 1979 e il 2008 il ghiaccio nel Mare di Barents, che confina con la Norvegia, si è ridotto di quasi il 30 per cento.




    Coppia improbabile

    Fotografia di Johansen Krause, National Geographic

    Una volpe rossa strofina il naso contro un orso polare nella Baia di Hudson, nella provincia di Manitoba, in Canada.




    Paradiso perduto

    Fotografia di Paul Nicklen, National Geographic

    Un orso polare e suoi cuccioli sono bloccati su un litorale.

    Questa foto è apparsa sul National Geographic nel 2009; l'articolo parlava delle conseguenze della fusione del pack nelle isole Svalbard.




    Fresco riposo

    Fotografia di Ralph Lee Hopkins, National Geographic

    Un orso polare dorme sul ghiaccio nelle isole Svalbard.




    Tuffo gelido

    Fotografia di Paul Nicklen, National Geographic

    Un orso polare nuota nell'Admiralty Inlet, nel territorio di Nunavut, in Canada.




    Confronto

    Fotografia di Paul Nicklen, National Geographic

    Due orsi polari si affrontano a Churchill, nella provincia del Manitoba, nel nord del Canada.




    Simmetria perfetta

    Fotografia di Norbert Rosing, National Geographic

    Un orso polare dorme con le zampe ripiegate sotto il proprio corpo.




    Balena per pranzo

    Fotografia di Joel Sartore National Geographic

    Un orso polare si erge sopra una carcassa di balena parzialmente divorata a Kaktovik, in Alaska.




    Prospettiva insolita

    Fotografia di Norbert Rosing, National Geographic

    Un orso polare e i suoi cuccioli si allontanano dalla fotocamera a Manitoba.




    Orso curioso

    Fotografia di Paul Nicklen, National Geographic

    Un orso polare ispeziona la cabina di Paul Nicklen, nel 2009.

    Mentre scattava fotografie per National Geographic nelle isole Svalbard, Nicklen definì la striscia di ghiaccio al di fuori dalla sua finestra "un'autostrada per orsi".

     
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1 replies since 28/8/2014, 14:15   104 views
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