ORSO BRUNO [Ursus arctos]

FAMIGLIA - Ursidae

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  1. Il Camerlengo
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    ORSO BRUNO
    (Ursus arctos)


    Grande e di corporatura robusta, è il più diffuso tra tutte le specie di orsi e varia molto nelle dimensioni a seconda del cibo e dell'habitat. Il suo peso varia dai 100 ai 700 kg e i suoi membri più grossi contendono all'orso polare il titolo di carnivoro terrestre più grande del mondo. Nonostante l'areale dell'orso bruno si sia ristretto e in alcuni luoghi si sia addirittura estinto, con una popolazione totale di circa 200.000 esemplari continua ad essere valutato come una specie a basso rischio. I Paesi che comprendono la maggior parte del suo areale sono la Russia, gli Stati Uniti (specialmente l'Alaska) e il Canada. Questa specie si nutre principalmente di materiale vegetale, tra cui radici e funghi. I pesci costituiscono la loro fonte primaria di carne, anche se sulla terraferma possono uccidere piccoli mammiferi. Catturano occasionalmente anche mammiferi più grandi, come alci, bisonti e cervi. Gli orsi bruni adulti non hanno timore di scontrarsi con altri predatori, dal momento che possono competere da soli con branchi di lupi e grandi felini, scacciandoli spesso dalle prede che questi ultimi hanno ucciso.


    Gli orsi bruni hanno folti mantelli di colore biondo, bruno, nero, o formati da un misto di questi colori. I peli di guardia esterni dell'orso bruno hanno spesso la punta bianca o argentata, dando a questi animali un aspetto «brizzolato» (in inglese grizzled, da cui deriva grizzly). Come tutti gli orsi, gli orsi bruni sono plantigradi e possono stare ritti sulle zampe posteriori per periodi di tempo abbastanza lunghi. Gli orsi bruni hanno una grossa gobba di muscolo sulle spalle che li distingue dalle altre specie. Gli arti anteriori terminano con zampe munite di artigli lunghi fino a 15 cm che vengono utilizzati soprattutto per scavare. Gli artigli dell'orso bruno non sono retrattili e hanno punte relativamente smussate. La testa è larga e arrotondata con un profilo facciale concavo, caratteristica che viene usata per distinguerlo da altri orsi. L'orso bruno è un animale prevalentemente notturno e solitario, sebbene nei luoghi dove c'è maggiore disponibilità di cibo possano riunirsi molti esemplari, i quali formano delle gerarchie sociali in base all'età e alle dimensioni. Durante l'inverno, cade in letargo: per tale motivo, durante l'estate, immagazzina più di 180 kg di grasso, che gli servono per sopperire al cibo che non può procurarsi, essendo in stato di torpore per diversi mesi. Sebbene non vadano completamente in ibernazione e possano svegliarsi facilmente, nei mesi invernali entrambi i sessi preferiscono ripararsi in un luogo protetto, come una grotta, un crepaccio od un grande tronco cavo. Questi animali sono onnivori e si nutrono di una vasta gamma di prodotti vegetali, come bacche, radici, germogli e funghi, così come di animali, come pesci, insetti e piccoli mammiferi. Nonostante la loro reputazione, la maggior parte degli orsi bruni non è particolarmente carnivora e fino al 90% della loro alimentazione è composta da materia vegetale. La struttura delle mascelle si è evoluta per adattarsi a queste abitudini alimentari, ma nonostante questo questi animali possiedono sempre i denti canini robusti e affilati tipici dei predatori veri e propri. La loro dieta varia enormemente a seconda dell'areale. Per esempio, gli orsi di Yellowstone mangiano durante l'estate un numero enorme di falene, più di 40.000 al giorno, le quali costituiscono un terzo dell'alimentazione. Localmente, in alcune aree della Russia e dell'Alaska, gli orsi bruni si nutrono soprattutto di salmoni carichi di uova e questa nutrizione e l'abbondanza di questo cibo permettono agli orsi di queste aree di raggiungere dimensioni enormi. Gli orsi bruni predano occasionalmente anche cervi, alci, caribù e bisonti). Quando gli orsi bruni attaccano questi animali, tendono a scegliere i giovani, dal momento che sono più facili da catturare. Quando caccia, l'orso bruno usa i suoi canini affilati per mordere al collo la sua preda. Osservazioni effettuate nelle Alpi orientali hanno dimostrato che, almeno in quel contesto geografico, l'orso bruno uccide gli erbivori per cibarsi non tanto della carne, quanto piuttosto dell'erba semidigerita presente nello stomaco, che è spesso l'unica parte ad essere mangiata. Gli orsi si nutrono anche di carogne e sfruttano le proprie dimensioni per intimidire altri predatori, come lupi, puma, orsi più piccoli e tigri, allontanandoli dalle loro prede. Gli orsi bruni sono molto forti, perfino se considerati sotto diversi aspetti; un grosso esemplare può spezzare il collo o la spina dorsale di un bisonte adulto con una singola zampata.


    RIPRODUZIONE - La stagione degli amori degli orsi bruni va dalla fine di maggio agli inizi di luglio. Essendo periodicamente monogami, gli orsi bruni rimangono con lo stesso partner per un periodo che varia da pochi giorni fino ad un paio di settimane. Le femmine divengono sessualmente mature ad un'età tra i 5 e i 7 anni, mentre i maschi si accoppiano solitamente solo dopo qualche altro anno in più, quando sono abbastanza grossi e robusti da competere con successo con gli altri maschi per appropriarsi dei diritti all'accoppiamento. Tramite il processo dell'impianto ritardato, l'ovulo fecondato di una femmina si divide e vaga libero nell'utero per sei mesi. Durante il letargo invernale, il feto aderisce alla parete uterina e i cuccioli nasceranno dopo un periodo di otto settimane, mentre la madre sta dormendo. Se la madre non ha accumulato abbastanza grasso per sopravvivere nel corso dell'inverno, l'embrione non si impianta e viene riassorbito dal corpo. Una cucciolata è composta da uno a quattro piccoli, solitamente da due, sebbene ci siano stati casi di orse con cinque cuccioli, anche se non è insolito per le femmine adottare piccoli altrui. Le dimensioni di una cucciolata dipendono da un certo numero di fattori, come l'età della madre, la distribuzione geografica e la disponibilità di cibo. Le femmine più vecchie tendono a mettere alla luce cucciolate più numerose. I piccoli sono ciechi, privi di denti e glabri, e alla nascita pesano meno di 0,4 chilogrammi. Si nutrono del latte materno fino a primavera o fino agli inizi dell'estate, a seconda delle condizioni climatiche. I cuccioli, che in questo periodo pesano tra i 6, 8 e i 9 chilogrammi, sono abbastanza sviluppati da seguire la madre e iniziare a nutrirsi di cibo solido. Rimangono con lei tra i due e i quattro anni, durante i quali apprendono varie tecniche di sopravvivenza, come imparare quali sono i cibi che hanno valori nutrizionali più alti e dove trovarli, come cacciare, come pescare, come difendersi e dove andare in letargo. Gli orsetti imparano seguendo e imitando le azioni della madre durante il periodo con cui rimangono con lei. Gli orsi bruni praticano inoltre l'infanticidio. Un maschio adulto può uccidere i cuccioli di un altro orso per rendere la femmina sessualmente recettiva. Per questo motivo i piccoli si arrampicano sopra un albero non appena avvistano un maschio adulto.

    FAMIGLIA - Ursidae
    SPECIE - Ursus arctos
    STATUS - A minor rischio
    COMPORTAMENTO - Solitario
    GESTAZIONE - 9 settimane
    PICCOLI - 1-4



    Edited by Il Camerlengo - 28/8/2014, 23:10
     
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