Venere e Cupido, Peter Paul Rubens - Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza

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view post Posted on 29/8/2014, 20:00     +3   +1   -1
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Venus_et_Cupidon_RubensP

Peter Paul Rubens
Venere e Cupido
1606-1611 circa
Olio su tela, 137 x 111 cm.
Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza


Nella tela si intrecciano alcuni degli assi portanti dell’arte di Rubens; la celebrazione della bellezza femminile, l’interesse per i soggetti mitologici, il rapporto privilegiato con l’arte italiana. Il dipinto è infatti la replica di un originale di Tiziano, considerato dal maestro fiammingo riferimento e fonte di ispirazione, al punto che nell’inventario eseguito alla sua morte erano citate undici copie dal collega veneziano. Rubens si recò per la prima volta in laguna nel 1600, trattenendosi in Italia per otto anni, durante i quali fu al servizio del duca di Mantova, Francesco Gonzaga - svolgendo anche mansioni diplomatiche - e soggiornò a più riprese a Genova e a Roma, dove studiò i capolavori del Cinquecento, ma anche gli esiti più recenti di Caravaggio e dei Carracci.



La ricchezza delle sue opere, dalla stesura pastosa, ben si presta ad affrontare il tema sensuale della toeletta di Venere. La dea, seminuda, si volge verso Cupido, il quale, abbandonati sul mobile l’arco e la faretra, solleva un piccolo specchio, che mostra l’altro profilo della protagonista. La scena è soltanto apparentemente intima: il gesto di coprirsi il corpo è compiuto a beneficio dell’osservatore, così come il dettaglio del seno che resta nudo. L’immagine diventa dunque una declinazione dell’ideale barocco di bellezza muliebre, florida e opulenta, esaltata dal manto rosso bordato di pelliccia e dal bracciale di perle. Questi stessi attributi, peraltro, rimandano al motivo moraleggiante della vanitas, il monito a ricordare che le glorie terrene sono inevitabilmente destinate al decadimento e alla scomparsa. Rientrato nel Paesi Bassi nel 1609, Rubens avviò ad Anversa una bottega che diffuse in tutta Europa le sue tele vibranti, animate da un tocco pittorico vaporoso e da una tessitura luminosa che sfuma i contorni, divenute sinonimo di stile barocco. Il museo possiede altre tre opere dell’artista fiammingo. (Mar L8v)







Edited by Milea - 12/3/2023, 17:17
 
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