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Antonio Allegri detto il Correggio Madonna della cesta 1525-1526 Olio su tavola, 33 x 25 cm. Londra, National Gallery Già Vasari (1568), notando l’eccezionalità iconografica di questo dipinto in cui “La Nostra Donna mette una camicia indosso a Cristo fanciulletto” lo definisce “bello a maraviglia”. Lo storico toscano cita anche uno dei primi possessori del quadro, il cavaliere Francesco Baiardo, che fu anche il più grande committente del Parmigianino. Le vicende successive sono molto complicate e lacunose; compare nelle collezioni reali di Spagna nel 1666 e nel 1789. Nel 1813 si trova nella collezione Wallace a Londra, nel 1820 a Parigi, per tornare a Londra nel 1825 nella collezione attuale. La storia è ambientata nel tipico scenario di rovine classicheggianti e capanne di legno. La Madonna, sul primo piano, veste il Figlio con una giacca appena tessuta da lei, con un gesto materno di grande naturalezza. A destra sta appoggiata la cesta con il gomitolo e le forbici, bel brano di efficace realismo, che si proietta illusionisticamente verso lo spettatore. Sullo sfondo, Giuseppe è intento a piallare. Il soggetto è probabilmente la rielaborazione di un episodio apocrifi della vita della Sacra Famiglia in Egitto, che si ritrova anche nel pittore tedesco Albrecht Durer. Durante la permanenza in questo paese i genitori di Gesù sono costretti a lavorare per mantenersi: Maria fila e Giuseppe si dedica ai lavori di falegnameria. Il tema contiene un elegante parallelismo con l’Antico Testamento: dopo la Caduta, Adamo ed Eva, nostri progenitori, sono costretti a lavorare per sopravvivere. (Mar L8v)
Edited by Milea - 5/3/2023, 20:50
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