Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria alla presenza di san Sebastiano, Correggio - Parigi, Musée du Louvre

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 31/8/2014, 15:47     +2   +1   -1
Avatar

Group:
Moka
Posts:
47,191
Reputation:
+18,073

Status:




Matrimonio-mistico-di-santa-caterina-P

Antonio Allegri detto il Correggio
Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria alla presenza di san Sebastiano
Le Mariage mystique de sainte Catherine d’Alexandrie en présence de saint Sébastien
(dans le paysage, martyres de deux saints)
1526-1527
Olio su tavola, 105 x 102 cm.
Parigi, Musée du Louvre


Secondo la testimonianza di Giorgio Vasari (1568) l’opera si trovava nella collezione di Francesco Grillenzoni di Modena, grande amico di Correggio. Lo storico toscano la descrive inoltre come “un gran quadro, che è cosa divina, nel quale è una Nostra Donna che ha un putto in collo, il quale sposa Santa Caterina, un San Bastiano er altre figure con arie di teste tanto belle, che paiono fatte in paradiso; né è possibile vedere i più bei capegli, né le più belle mani o altro colorito più vago del naturale”.

Il quadro lascerà Modena dopo meno di un ventennio. Nel 1852, con l’intermediazione del cardinale Luigi d’Este, passa a Caterina Nobili Sforza di Santafiora; pochi anni dopo è documentato presso la stessa contessa a Roma. Alla metà del Seicento viene donato a Mazzarino dal cardinale Antonio Barberini, per finire poi nella collezione reale di Francia e quindi al Louvre. La tavola, dal formato quasi quadrato, è caratterizzata da un equilibrio compositivo semplice ed efficace. I quattro personaggi, disposti simmetricamente in due gruppi, guardano tutti al centro del quadro dove si trova il fulcro narrativo della scena: la mano di santa Caterina pronta ad accogliere l’anello del suo matrimonio mistico con Cristo.

La santa è vestita da principessa, come si addice al suo rango, e porta al fianco la spada del martirio. Sullo sfondo, al centro, si vede la scena dell’uccisione. Alle spalle di Caterina, san Sebastiano assiste sorridente alla scena, recando in mano le frecce del suo martirio, rappresentato in fondo a sinistra. L’inserimento del santo può essere interpretato come un omaggio alla confraternita di San Sebastiano, di cui faceva parte il committente dell’opera. Il suo volto, dal sorriso enigmatico e con i capelli lunghi e ondulati, è un motivo tipicamente leonardesco e potrebbe derivare dal San Giovanni Battista dell’artista toscano, oggi conservato anch’esso al Louvre di Parigi. (Mar L8v)







Edited by Milea - 5/3/2023, 19:43
 
Web  Top
0 replies since 31/8/2014, 15:47   96 views
  Share