|
|
|
Antonio Allegri detto il Correggio
Madonna di san Giorgio
1530 circa
Olio su tavola, 285 x 190 cm.
Dresda, Gemäldegalerie
Seconda pala di una certa importanza dipinta da Correggio a Modena, la Madonna di san Giorgio fu commissionata dalla confraternita di San Pietro Martire per l’altar maggiore del loro oratorio finito di costruire nel 1532, anno che costituisce quindi un importante punto di riferimento per la datazione dell’opera. Nel 1649 il duca di Modena Francesco I d’Este commissionò al Guercino una copia dell’opera onde sostituirla all’originale sull’altare ed entrare in possesso di quest’ultima, promettendo alla confraternita anche una buona ricompensa. Nel 1746 il duca di Modena Francesco III la vendette all’elettore Augusto di Sassonia.
Il quadro raffigura la Madonna con il Bambino in trono circondata da quattro santi; a sinistra si trovano San Giovanni Battista e san Gimignano, che offre un modellino di Modena; a destra stanno san Pietro Martire e san Giorgio. La scena si svolge in una cappella quadrata costituita prospetticamente in modo tale che lo spazio dello spettatore sia compreso sotto la stessa cupola. Ad accentuare questo effetto contribuiscono il putto in primo piano, osservato da un punto di vista molto ravvicinato, con il piede troncato dal bordo del quadro e la grossa testa del drago che sporge davanti. Numerosi sono i rimandi alla Madonna della Vittoria di Mantegna, sia nella ghirlanda di arance e limoni che nella base del trono. Dal punto di vista pittorico il dipinto è caratterizzato da una particolare ricchezza cromatica che va dalla pienezza del verde scuro, dell’arancio e del giallo della ghirlanda di agrumi del soffitto, ai toni di rosso aranciato delle vesti, fino alle sfumature grigio argento della corazza di san Giorgio. (Mar L8v)
Edited by Milea - 3/3/2023, 20:35 |
| | |
