Cristo alla colonna (1476 circa), Antonello da Messina - Parigi, Musée du Louvre

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view post Posted on 5/9/2014, 20:51     +3   +1   -1
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Antonello_da_Messina_Christ_at_the_Column-P

Antonio di Giovanni de Antonio detto Antonello da Messina
Cristo alla colonna
Olio su tavola, cm 30 x 21
Parigi, Musée du Louvre


Al culmine del percorso tracciato nella serie degli Ecce Homo, Antonello giunge a coniare una vera e propria nuova iconografia che non ha precedenti diretti neanche nella pittura fiamminga. La figura di Cristo non cerca questa volta il contatto diretto con lo spettatore: la testa è reclinata all'indietro, contro la colonna della flagellazione e gli occhi sono rivolti al cielo, in un’espressione di muta interrogazione e supplica. La bocca socchiusa sembra pronunciare le parole della disperazione: “Dio mio perchè mi hai abbandonato?” indirizzate da Gesù al Padre, in uno dei momenti più drammatici della Passione. Lo sguardo dell'osservatore si concentra su particolari essenziali: l’atteggiamento del volto, la barba e i capelli madidi di sudore, la corona di spine, le gocce di sangue e le lacrime, la corda annodata al collo. Il contrasto di luci e ombre potenzia il pathos che si sprigiona dal dipinto, dove tutto è congegnato in modo da suscitare una reazione empatica. Antonello perviene a tale risultato attraverso l’adozione di una composizione completamente nuova, decentrata e dal taglio fortemente ravvicinato e di sotto in su, che tende ad annullare la distanza tra immagine e spettatore.



L’ottimo stato di conservazione, una fra le meglio preservate nella produzione del pittore messinese, permette di apprezzare appieno la maestria dell’artista, che riesce a differenziare le gocce di sangue dalle lacrime. La raffinatezza dei paesaggi luminosi permette il raggiungimento di uno straordinario livello di naturalismo nelle ciocche dei capelli, o nella rappresentazione della bocca, in cui si scorgono i denti. L'invenzione conobbe grande successo: almeno quattro copie furono prodotte negli anni successivi dalla bottega familiare, facendo del Cristo alla colonna l’opera antonellesca più replicata. Tale circostanza porta inoltre a ritenerla una fra le ultime opere del maestro e a propendere per un’esecuzione in Sicilia, posteriore al soggiorno veneziano.(Mar L8v)









Edited by Milea - 8/12/2022, 10:33
 
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