San Gerolamo nello studio (1475 circa), Antonello da Messina - Londra, National Gallery

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view post Posted on 6/9/2014, 10:12     +4   +1   -1
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Antonello_da_Messina_St_Jerome_in_his_study-P

Antonio di Giovanni de Antonio detto Antonello da Messina
San Gerolamo nello studio
1475 circa
Olio su tavola, cm 46 x 36,5 cm.
Londra, National Gallery


“Alcuni credono che el sii nato stato di mano de Antonello da Messina, ma li più, e più verisimilmente, l'attribuiscono a Gianes [Jan van Eyck], ovvero al Memelin [Hans Memling] pittor antico ponentino: e cussì mostra quella maniera, benchè il volto è finito all’italiana, sicchè par de man de Jacometto”. Così scriveva del dipinto Marcantonio Michiel, che lo vide nel 1529 a Venezia in casa del collezionista Antonio Pasqualino. Le sue osservazioni individuavano acutamente la mescolanza di caratteri italiani e fiamminghi dell’opera, al punto da far ritenere incerta la nazionalità, oltre all'identità del suo autore. Il quadro era indubbiamente concepito quale omaggio all'arte “ponentina”; eppure l'artista, con inventiva e genialità, arriva a un risultato assolutamente originale. Il punto di partenza erano i lavori di Jan van Eyck, forse la scena con san Gerolamo del celebre e perduto Trittico Lomellini, posseduto a Napoli da Alfonso d’Aragona. Anche l’arco diaframma che introduce la visione deriva dai prototipi nordici, ma il messinese ne rilegge l'architettura in chiave catalana, riallacciandosi al “Rinascimento mediterraneo” dei suoi esordi.

Il respiro spaziale, la complessità dell’impianto prospettico e la sottigliezza luminosa, sono invece componenti tutte italiane. L’ambiente si squaderna in molteplici scorcio, aprendosi in tutte le direzioni, fino alla veduta di paesaggio permessa dalle finestre di fondo. Le caratteristiche già incontrate nell’Annunciazione di Palazzolo Acreide vengono dunque portate ora a un impensato grado di complicazione. La luce dà unità alla visione, scandendo lo spazio e le forme. Le arcate della chiesa, le pagine dei libri, i vasi, l’asciugamano, gli animali, acquistano verità e consistenza grazie al loro emergere dalla penombra. Al centro troneggia la figura del santo, trasformato in vero e proprio umanista. Il volto è assai caratterizzato, tanto da lasciar pensare a un ritratto, probabilmente di un letterato veneziano. (Mar L8v)








Edited by Milea - 10/1/2023, 21:42
 
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view post Posted on 8/12/2022, 09:34     +3   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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