Virgo Advocata (1450 circa), Antonello da Messina - Como, Musei Civici

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view post Posted on 7/9/2014, 20:15     +4   +1   -1
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Antonello_virgo_advocata-P

Antonio di Giovanni de Antonio detto Antonello da Messina
Virgo Advocata
Tempera e olio su tavola, cm 57x39
Como, Musei Civici


Iscrizione sul cartiglio
“AVE MARIA GRA [TIA] PLENA”


Maria appare avvolta in un pesante mantello scuro, con la testa e la gola coperte con un copricapo bianco, che lascia in vista soltanto il volto. Un cartiglio di reminiscenza medievale la identifica come Annunciata e sacralità dell'immagine è ribadita dall'astratto sfondo dorato. La figura si collega a un gruppo di clarisse dipinte dal napoletano Colantonio, che fu maestro del giovane Antonello nella capitale partenopea. Nonostante l'ispirazione derivi da tale opera, sul piano stilistico la Madonna appare più vigorosa e intensa. La postura è un po' ingessata cede il passo a un'espressione penetrante, con lo sguardo puntato sull'osservatore. Gli occhi ravvicinati segnati da borse, il viso lungo, la bocca piccola ma carnosa e il naso appuntito rendono il personaggio vivo, reale, presente: si ha quasi l'impressione di trovarsi di fronte a un ritratto di monaca. Particolari raffinati si incontrano percorrendo il copricapo, le sue pieghe, la fascia che avvolge la guancia, il velo trasparente che scende quasi sugli occhi.

Se l’opera appartiene indubbiamente all'ambito del Colantonio, il suo autore è un artista di maggior levatura. Pur nella rigidità dell'insieme e nell'arcaicità del fondo dorato, il pittore dell’Annunciata si mostra inoltre attento all'articolazione dello spazio. La figura è impostata leggermente di tre quarti e il cartiglio in primo piano, con la sua forma arrotondata, accenna a una definizione di profondità. La qualità dell'opera e la presenza di componenti molteplici, dal modello derivato da Colantonio al gusto valenzano della decorazione a punzone sull'oro, la collocano nell'ambito del “Rinascimento mediterraneo”, quel fenomeno di diffusione europea dell'arte fiamminga che coinvolse Spagna, Francia e Italia. L’opera fu infatti successivamente ritenuta fiamminga, valenzana, iberico-napoletana, ma è stata infine attribuita ad Antonello per la forza espressiva e la capacità con cui si sono risolti i suoi diversi retroterra artistici. (Mar L8v)








Edited by Milea - 7/12/2022, 12:24
 
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