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Giuseppe Pellizza da Volpedo
Lo specchio della vita
(E ciò che fa la prima, e le altre fanno)
1895-1898
Galleria d'Arte Moderna, Torino
Il titolo si riferisce ai versi di Dante del terzo canto del Purgatorio (79-84)
"Come le pecorelle escon del chiuso /
a una, a due, a tre, e le altre stanno /
timidette atterrando l'occhio e 'l muso; /
e ciò che fa la prima, e l'altre fanno, /
addossandosi a lei, s'ella s'arresta, /
semplici e quete, e lo 'mperchè non sanno"
Con questo dipinto Pellizza si avvicina alle tematiche simboliste e dimostra di aver studiato le opere dei pittori preraffaelliti, che egli conosce tramite i letterati della rivista fiorentina "Marzocco". La scena è ambientata lungo l'argine del torrente Curone, vicino a Volpedo, sua città natale. Nel 1906 il dipinto viene acquistato dal re d'Italia Vittorio Emanuele III. In un bozzetto del 1894 l'artista aveva inserito un pastore, che però qui elimina per non rovinare l'andamento orizzontale del dipinto. Pellizza aderisce allo stile divisionista stendendo i colori con lievi pennellate filiformi e piccole linee della medesima tonalità, sovrapposte con un ritmo ondulatorio.
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