ORANGO DEL BORNEO [Pongo pygmaeus]

FAMIGLIA - Hylobatidae

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  1. Il Camerlengo
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    ORANGO DEL BORNEO
    (Pongo pygmaeus)




    Con le braccia che sono lunghe due volte la lunghezza del corpo e i piedi che possono aggrapparsi ai rami come se fossero mani, è il più grande animale arboricolo. Gli oranghi arrivano ad una altezza di circa 1,4-1,7 m e pesano fino a 118 kg, mentre le femmine pesano intorno ai 50 kg. Gli arti anteriori sono molto più lunghi e forti di quelli posteriori, e possono addirittura toccare le caviglie quando l'animale è in piedi; l'apertura delle braccia può anche superare i 2 metri. Raggiunta la maturità sessuale intorno ai 12 anni, i maschi sviluppano guance carnose e larghe e con cui impressionano i rivali e le femmine; inoltre i maschi adulti presentano anche una sacca golare che amplifica il loro verso. Hanno il pelo rossastro molto lungo sulle spalle, che forma una specie di mantello impermeabile. I cuccioli alla nascita sono molto piccoli ma riescono subito ad arrampicarsi al pelo della madre. Hanno gambe corte e deboli, le quali non riescono a sostenere a lungo il corpo in posizione eretta. Le mani hanno quattro dita molto lunghe e un pollice opponibile che consente all'orango di salire sugli alberi e di prendere il cibo. Hanno braccia molto lunghe e forti che usano per passare da un albero all'altro. Hanno piedi larghi e piatti con dita lunghissime; l'alluce è opponibile e permette una presa solidissima. Il cranio è molto robusto, dotato di mascelle e denti molto forti, in particolare nei maschi adulti. Nel loro habitat naturale gli oranghi trascorrono la maggior parte della vita sugli alberi, perché le loro zampe non sono adatte per camminare sul terreno. L'orango, utilizzando i rami degli alberi gode di un'ampia libertà di movimento. Le fronde degli alberi costituiscono anche un valido riparo: ogni notte l'orango le usa per costruirsi un giaciglio sospeso sopra il terreno. L'orango è un animale capace di relazionare molto bene con l'uomo. Riesce ad apprendere dal comportamento dell'uomo ed è in grado di compiere azioni simili ad esso (piantare chiodi, tagliare un pezzo di legno con la sega...), anche solo osservandolo. L'orango è un grande mangiatore di frutta. Il 60% della dieta è basato sulla frutta selvatica: litchi, frutti del rambutan, dell'albero del pane, manghi e il suo frutto preferito, il durian. Tuttavia, l'elemento più importante nella dieta dell'orango sono i fichi soprattutto perché nascono in diversi periodi dell'anno. Spesso si pensa erroneamente che nelle foreste tropicali il cibo, ad esempio frutta e fiori, sia facilmente reperibile. In realtà, questo cibo è distribuito in vari punti della foresta e se ne trova in abbondanza soltanto per vari periodi. Il comportamento e il metabolismo dell'orango si sono adattati a questa situazione. I piccoli apprendono dalla madre a selezionare gli alberi da frutto e sono capaci di ricordare i periodi in cui fruttificano. Quando l'orango trova frutti maturi, ne mangia fino a riempirsi per poi partire in cerca di un'altra fonte di cibo. Spesso capita che debba dividere un albero con i suoi simili o con altre scimmie e uccelli: si tratta di uno dei rari momenti in cui più oranghi si ritrovano nella stessa zona. In piccola percentuale l'orango mangia anche foglie, corteccia, bacche, noci, germogli, insetti, vermi, piccoli vertebrati e uova d'uccello. Tra le specie maggiormente predate i primati di piccola taglia come il Lori lento. L'orango è diffuso nelle calde e umide foreste tropicali del Borneo e di Sumatra, che coprono bassipiani, colline e persino paludi costiere.

    FAMIGLIA - Hylobatidae
    SPECIE - Pongo pygmaeus
    STATUS - Minacciato
    COMPORTAMENTO - Variabile
    GESTAZIONE - 8 mesi
    PICCOLI - 1



     
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0 replies since 13/9/2014, 22:38   125 views
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