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Alfred Sisley
(Parigi, 1839 - Moret-sur-Loing, Parigi, 1889)
Inondazione a Port Marly
Olio su tela, cm 60x81
Parigi, Musée d'Orsay
Rientrato in Francia, Sisley si trasferisce da Louveciennes a Marly-le-Roi, che fa da sfondo a numerosi quadri, specialmente durante l'inondazione del 1876 e del 1877, poi. deluso per gli scarsi apprezzamenti ricevuti dal pubblico, si ritira prima a Lovenciennes e poi a Moret-sur-Loing. Dopo gli anni ottanta, la sua pittura è molto influenzata da quella di Claude Monet e gli sono dedicate due personali nel 1883 e nel 1897, che non riscuotono successo. Le sue opere, alle quali si riconosce un equilibrio di toni e di colori che lo distingue dalle più vive e audaci combinazioni utilizzate dai suoi contemporanei, saranno pienamente valorizzate solo dopo la sua morte nel 1899. Sei quadri hanno per soggetto la piena della Senna a Marly, un evento che non poteva non affascinare pittori come Sisley, che trovano nell'osservazione della luce nel paesaggio (e sull'acqua in particolare) uno degli elementi fondanti della propria arte. In quest'opera si evidenzia la cifra molto equilibrata della pittura di Sisley nel ritrarre un evento pur eccezionale e drammatico: una composizione dominata dall'ampio specchio d'acqua che si colora degli elementi del paesaggio, in cui la rivendita di vino sulla sinistra, trattata con molta accuratezza e dovizia di particolari e i fitti ma sottili alberi sulla destra bilanciano la distesa orizzontale del fiume e del cielo. La presenza umana è solo accennata, in toni scuri, e ripropone in un certo senso la verticalità degli alberi e delle pareti dell'edificio. L'armonia compositiva di Sisley è apprezzata da alcuni critici contemporanei: "Sisley è forse meno ardito di Monet, non tiene in serbo per noi tante sorprese ma, di contro, non rimane in cammino, come succede a volte a Monet, che tenta di rendere effetti talmente fuggitivi che manca il tempo per coglierli...". (Mar L8v)
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