I FARI PIÚ AFFASCINANTI DEL MONDO [FOTO]

I fari...antichi come il tempo

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  1. Costantine Rose
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    La seconda vita dei fari: ecco i fantastici undici per ferie da vertigine

    Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta, guardandolo osservare la distesa placida dell'acqua o vedendolo avvolto fra le onde della tempesta, di vivere dentro a un faro. Di esserne guardiano per una vita o solo ospite per un giorno. Ora quel sogno sarà un po' meno difficile da realizzare. Dal 12 ottobre, infatti, sulla Gazzetta ufficiale verranno pubblicati i bandi per la concessione di undici fari italiani che, nel corso del tempo, hanno perso la loro funzione originaria, quella cioè di aiuto alla navigazione, sostituiti da carte nautiche elettroniche e radar d'avvistamento, e che il ministero della Difesa e l'Agenzia del Demanio intendono far rinascere sotto una nuova veste, mantenendo però intatta la possibilità di continuare a proiettare luce. Luoghi di una suggestione che non è difficile immaginare, su isole o sulla terraferma, avvolti dal mare e protetti solo da un filo di costa. Dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Calabria fino alla Sicilia, va così sul mercato un pezzetto d'Italia che ne riassume la vocazione marinara, proponendosi però sotto una nuova veste di accoglienza. Non sorprende che nei due mesi di consultazione on line lanciata sul sito del Demanio, con cui si chiedevano di proporre progetti di rinascita dei fari, siano arrivate 1.140 manifestazioni d'interesse. E lo stesso esito ha avuto a settembre l'apertura di sette degli undici fari ora offerti nel bando, visitati da migliaia di persone. Stando alle prime indicazioni emerse dalla consultazione on line, fra le offerte arrivate la prevalente sarebbe quella della "lighthouse accomodation", una formula turistico-ricettiva in sintonia con il paesaggio e in linea con l'identità territoriale del luogo e l'ecosistema ambientale. Aspetto fondamentale della vicenda è che la proprietà pubblica del faro non verrà meno. Questo, infatti, verrà offerto in concessione dietro il pagamento di un canone annuo, per un arco che andrà dai sei anni fino ai cinquanta, così da poter ammortizzare l'investimento. I bandi saranno online, sui siti dell'Agenzia del Demanio e della Difesa, fino alla loro scadenza (12 gennaio 2016), dopodiché inizierà la valutazione delle offerte. Il precedente del Faro di Capo Spartivento, in Sardegna, diventato un richiesto resort a 5 stelle, fa pensare che a candidarsi per gli altri undici siano soprattutto soggetti interessati a una loro valorizzazione in chiave ricettiva e turistica. Ma come spiegano il direttore generale dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi e l'ad di Difesa Servizi Fausto Recchia, "l'offerta economica non sarà l'elemento vincolante". Il bando, infatti, prevede che ad aggiudicarsi il faro sarà un incrocio di progettualità e business. "L'offerta economicamente più vantaggiosa, infatti - spiegano Reggi e Recchia - sommerà la proposta progettuale, valutata con un punteggio massimo del 60 per cento, a quella economica, che non potrà andare oltre il 40". L'obiettivo, insomma, almeno nelle intenzioni, resta il recupero del bene, con la speranza che ne possa fruire il maggior numero possibile di persone. Qui sotto di seguito i fari candidati a diventare strutture dell'ospitalità



    Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG)




    Faro di Capel Rosso nell’Isola del Giglio




    Faro di Punta Cavazzi a Ustica (PA)




    Faro Punta del Fenaio nell’Isola del Giglio (GR)




    Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA)




    Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA)




    Faro di Brucoli ad Augusta (SR)




    Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP)




    Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR)




    Formiche (Grosseto)



    Edited by Costantine Rose - 5/10/2015, 11:52
     
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