GALA - LA MUSA INQUIETANTE DI SALVADOR DALÍ, Per Salvador fu compagna, ispiratrice e dominatrice

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view post Posted on 22/1/2016, 20:37     +8   +1   -1
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GALA
LA MUSA INQUIETANTE DI SALVADOR DALÍ



" Era una pura forza sessuale "





André Breton la detestava e la temeva. Per Salvador fu compagna, ispiratrice e dominatrice


Gala Éluard Dalí nata Elena Dmitrievna D’jakonova (Kazan', 7 settembre 1894 - Portlligat, 10 giugno 1982)
Gala era una donna russa e ardeva d' amore. Paul Eluard, Max Ernst e Salvador Dalì ne rimasero bruciati. Non riuscirono mai a dimenticarla. Dalì le sopravvisse sei anni, ma era solo un orrido fantasma dell'uomo cantato da Federico Garcia Lorca. Per "Gala" l'amore era un dono totale. Paul Eluard, un giorno, le scrisse: "Ho sognato d'essere disteso su un letto accanto a un uomo che non sono sicuro d' identificare. Gli giravo le spalle. E tu sei venuta ad allungarti accanto a me. Mi baciavi sulle labbra e io ti carezzavo quei tuoi seni fluidi e vivi sotto il vestito. A un tratto, dolcemente, la tua mano è passata sopra di me ed è andata a cercare il sesso dell'altro personaggio". Era il 1928. I giorni del "mènage à trois" con Max Ernst.

daliegala

Quando il poeta e il pittore sembravano sul punto di abbandonarsi a un rapporto omosessuale e si cercavano attraverso "Gala". Forse nei nostri tempi mediocri di "personaggi clonati" non esistono più figure femminili come Elena Dimitrievna Diakonova che sposò Eluard nel 1917, dopo averlo conosciuto, anni prima, in un sanatorio di Davos. Sulla montagna incantata si erano amati in mille modi, ma lei non gli aveva concesso la sua verginità.

Non esistono più donne come "Gala" solo perchè non esistono più uomini come Eluard, Ernst e Dalì? Ci sono state altre "Egerie russe", per esempio Elsa Triolet, donna di Aragon, e Maria Pavlovna, donna di Rolland. Ma "Gala" non aveva impulsi politici, non s'era lasciata sedurre dal bolscevismo, anzi lo odiava. "Faceva dell'amore un sacerdozio", mi dice Dominique Bona che ne ha scritto la biografia pubblicata da Flammarion con il titolo "Gala". Era una pura forza d' amore, soprattutto sessualmente. Un' amante eccezionale, ma anche una specie di madre. "Era riuscita - dice Dominique Bona - a farsi conoscere nel mondo intero stando al fianco di artisti celebri come Eluard e Dalì. Rappresentava una sorta di Teresa d' Avila per il suo fervore.



Nel periodo surrealista Paul Eluard scrisse le sue prime poesie quando aveva Gala al suo fianco. Le dedico' lettere sublimi e continuò ad amarla anche dopo la separazione. Certo, era una donna temibile. Chiedeva molto ai suoi uomini: di affascinarla, di farla sognare, di superare se stessi". André Breton la detestava: "Abbandonate vostra moglie. Abbandonate la vostra amante, seminate i vostri figli in un angolo di bosco, andate sulle strade...", aveva scritto su "Litterature". Louis Aragon compiangeva Eluard, quel povero Paul che doveva dividere "Gala" con Max. Il pittore tedesco aveva scatenato un uragano psicologico sulla coppia. Vivevano nella stessa casa in una Parigi impaurita dal surrealismo. C'era un che di puritano in quegli uomini che volevano sconvolgere il mondo. Tristan Tzara puntava uno sguardo severo su "Gala" che passava dalle braccia di Paul a quelle di Max: li divorava entrambi. Dominique Bona dice: "In un libro, che contiene anche liriche di Eluard, i disegni di Ernst raffigurano Gala con un volto da strega, spigoloso, grandi occhi a mandorla che fanno rabbrividire. C' è paura nei versi di Eluard e nei disegni di Ernst. L' amicizia tra i due uomini è profonda, ma ambigua. Non dico che Paul Eluard fosse omosessuale, era un uomo che apparentemente amava le donne. Tuttavia aveva questa tendenza a condividere le sue amanti. Cominciò con Gala e continuò con le altre. E' un modo di andare a letto con un uomo servendosi del corpo di una donna".



E "Gala" aveva un bel corpo, molto proporzionato. Solo gli occhi erano duri e quelle labbra sottili avevano qualcosa di autoritario. Un giorno, Max Ernst uscì di scena e "Gala" tornò interamente a Paul Eluard. Ma nel 1929 comparve Salvador Dalì, di cui Federico Garcia Lorca cantava la bellezza quasi selvaggia: "Oh, Salvador, dalla voce olivastra...". Si sostiene che Federico non fosse riuscito a imporre un amore omosessuale a Salvador. "Il fatto certo - dice Dominique Bona - è che Gala, incontrando il giovane pittore spagnolo, trovò la sua strada.

Si dedicò interamente a lui, dimenticando la figlia, Cecile, che aveva avuto da Eluard, abbandonato brutalmente. Del resto, Cecile non era mai esistita per lei, anche sul letto di morte, nel 1982, non volle vederla. E Cecile, che è ancora viva, non vuole parlare di sua madre, come se ne odiasse anche la memoria. Io amo e rispetto Gala.

Diceva di se stessa: "Il segreto dei miei segreti è che non li rivelo". E' famosa, grazie a Eluard e Dali che ha reso famosi grazie alla sua presenza, al suo fluido, alla sua tenacia. Ma resta in disparte, sullo sfondo di tanta celebrità. Antipatica e a volte aggressiva. Non è una musa. Incarna il mistero della femminilità". Salvador Dalì doveva la sua furia creatrice a "Gala". Così descrisse allora il primo bacio: "D'un sol colpo tutti i miei Parsifal erotici si risvegliarono. I nostri denti si urtarono e le nostre lingue si allacciarono, non era che l'inizio di una fame che ci spingeva a mordere e a divorarci fino in fondo". Parlava di una donna che cominciava a invecchiare. "Gala" era nata nel 1894.


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Poi vennero anni turbinosi, tra New York, Parigi e la casa di Cadaqués. Anni di fama e di ricchezza. Dalì dipingeva "Gala" che rappresentava, ai suoi occhi, l'istinto della vita e l'equilibrio del mondo. "Mi ha sottomesso", diceva di sua moglie. Come ai tempi del surrealismo, tutto si svolgeva sotto lo sguardo di personaggi straordinari: Luis Bunuel, Anais Nin, Man Ray, Peggy Guggenheim, Marc Chagall... Venne il dopoguerra, vennero gli hippies di Joan Baez. In Spagna Dalì era un fedele di Franco e ogni volta che il dittatore faceva fucilare un "ribelle", lui applaudiva. E nel suo intimo anche "Gala" applaudiva. "Eluard e Dalì - scrive ancora Dominique Bona - avevano un solo punto in comune: la fragilità. Per lavorare avevano bisogno di un essere forte accanto a loro. E questo essere era Gala. Dalì era pieno di angosce, ma attraverso Gala, diceva, comunicava con il grido della vita. E com' era accaduto nel caso di Paul Eluard, nessuno amava Gala e tutti amavano Salvador che era ancora vergine quando la conobbe. Un giorno, i sensi si spensero. Dalì disse che Gala era l'unica donna della sua vita, la sola con la quale aveva avuto un rapporto sessuale. Lui si definiva un "voyeur", trovava piacere nella masturbazione. Gala, che era molto sensuale, cercò avventure altrove, pagava i giovani perchè ormai il tempo l'aveva come decomposta.



Si sottoponeva alla chirurgia plastica, ai lifting e, nei giorni prima della morte, sarebbero apparse sulla sua pelle fessure spaventose. Come una dea madre, lei vegliava sempre su Dalì, anche se lo aveva affidato alla giovane cantante Amanda Lear dal corpo, diceva, mascolino. Finchè ha potuto, Gala si è concessa lunghissimi viaggi. Andava spesso in Italia in modo misterioso e non abbandonava mai le sue due piccole valigie: una piena di medicinali, l'altra piena di dollari. Aveva paura della miseria come della rivoluzione. E forse per questo fu complice della diffusione di tanti fogli che portavano la firma di Salvador Dalì e su cui dei falsificatori imitavano il tocco geniale del maestro di Cadaques". "Gala" morì a ottantotto anni. Fu una lenta agonia. Lei era lucida, fissava il blu del mare di capo Creus e ascoltava Salvador che poi, di notte, la vegliava terrorizzato. Si spense con un breve lamento. Dalì fece avvolgere il corpo nudo in un lenzuolo che fu deposto sulla famosa Cadillac dei viaggi di "Gala". L'autista raggiunse il castello di Pubol che il pittore aveva donato alla moglie. Dalì ordinò che quel corpo amato e tante volte dipinto fosse imbalsamato e deposto nella cripta del castello. Salvador, nel 1989, non la raggiunse, fu sepolto altrove.

GALA NELLE OPERE DI SALVADOR DALÍ [CLICCA QUI]





















Edited by Milea - 26/10/2022, 20:03
 
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