VITA SACKVILLE-WEST - L'AMANTE DI VIRGINIA WOOLF

La poetessa che amò Virginia Woolf

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    VITA SACKVILLE-WEST
    LA DONNA CHE AMÓ VIRGINIA WOOLF


    Victoria Mary Sackville-West, meglio conosciuta come Vita Sackville-West, poetessa e scrittrice nata nel Kent alla fine dell’Ottocento, divenne nota al grande pubblico soprattutto per la relazione con una delle autrici simbolo della letteratura inglese del XX secolo, Virginia Woolf. Il lungo matrimonio che legò per ben quarantanove anni Vita Sackville-West al diplomatico e membro del Parlamento inglese Harold Nicolson, fu, nella realtà dei fatti, un eccellente esempio di quella che può essere definita una relazione aperta: entrambi ebbero dei legami extraconiugali che, tuttavia, non incrinarono l’unione matrimoniale che portò anche alla nascita di due figli. Alla scandalosa fuga d’amore in Francia con Violet Trefusis, seguì l’ammissione della Sackville-West, dopo le iniziali reticenze, al circolo di Bloomsbury, il gruppo di artisti e letterati del quale facevano parte, tra gli altri, Virginia Woolf e il marito. Proprio in quell’ambiente vivace e stimolante nacque l’amicizia tra Vita Sackville-West, e Virginia Woolf che, con il passare del tempo, lasciò spazio a un vero e proprio amore molto appassionato. All’inizio del 1926, Vita Sackville-West, si trovò così costretta a raggiungere il marito che si trovava in Persia per una missione diplomatica. Quella proposta dal sito Letters of Noteè una struggente lettera che Vita scrisse all’amata lontana che non avrebbe rivisto per i quattro mesi successivi: dalle parole della Sackville-West emerge la profondità del sentimento che legava così le due donne.

    21 Gennaio

    Milano

    Sono ridotta solo al desiderio di Virginia. Ti avevo scritto una lettera bellissima quando non riuscivo a prendere sonno durante la notte piena di incubi ma ora non ricordo più nulla: mi manchi, ecco tutto… e in modo semplice, disperatamente concreto. Tu, con tutte le tue lettere ricercate, non scriveresti mai e poi mai delle parole così elementari e, forse, non proveresti nemmeno quel sentimento. Credo che ora sentirai un piccolo vuoto ma so anche che lo avrai celato dietro una frase così perfetta da fargli perdere un po’ del suo valore. Con me, invece, manterrà tutta la sua forza: mi manchi più di quanto potessi immaginare anche se mi ero preparata a sentire molto la tua mancanza. Ecco perché questa lettera è una sofferenza continua. È incredibile come tu sia diventata essenziale per me. Penso che tu sia abituata a sentirti dire questo genere di cose dagli altri, maledetta creatura viziata. Sono un libro aperto eppure so che così non mi amerai di più: ma cosa ci posso fare? Cara, non riesco a essere furba e scostante con te, ti amo troppo per comportarmi così. È la pura verità. Non hai idea di quanto possa essere scostante con le persone che non mi piacciono. È un’arte che ho affinato. Tu, però, hai fatto cadere le mie difese e a me non dispiace affatto. Ma ora basta, non voglio annoiarti oltre. Siamo ripartiti e il treno sobbalza di continuo. Ti scriverò nelle stazioni che, per fortuna, sono molte nella pianura padana. A Venezia c’erano tante stazioni ma non avevo tenuto in considerazione che l’Orient Express non si sarebbe fermato. Quindi, eccoci a Venezia solo per dieci minuti, nemmeno il tempo di provare a scriverti. Non riesco neppure a comprare un francobollo italiano: spedirò la lettera daTrieste. Le cascate in Svizzera erano una cortina iridescente di ghiaccio, sospesa sopra la roccia: bellissime. E in Italia tutto era coperto dalla neve. Stiamo per ripartire, dovrò attendere fino a domani mattina quando saremo a Trieste. Perdonami per questa lettera così infelice... ( Vita Sackville-West)



    Il legame tra Vita e Virginia trovò spazio anche nella letteratura: il romanzo pubblicato dalla Wolf nel 1928, con il titolo Orlando.

    A Biography, era dedicato proprio alla poetessa. L’opera è costellata da numerosi riferimenti biografici a Vita Sackville-West, pensiamo all’abitudine che accomuna l’androgino personaggio di Orlando e la Sackville-West di presentarsi in società con abiti maschili, e contiene anche una serie di fotografie della donna. Orlando, che verrà definito dal figlio della Sackville-West come «la più lunga lettera d’amore della storia», rappresenta la testimonianza scritta dell’amore che legò Vita Sackville-West e Virginia Woolf, due grandi donne e letterate del loro tempo... (MarkDivine@74)
     
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