RINOPITECO - IL MASCHIO COL ROSSETTO PER SEDUZIONE [FOTO]

La scimmia maschio si mette il rossetto per sedurre le femmine

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    RINOPITECO
    LA SCIMMIA MASCHIO COL ROSSETTO PER SEDURRE LE FEMMINE


    Labbra pronunciate e di diversa colorazione per la stagione degli accoppiamenti: a trovare una compagna saranno solo i maschi adulti con la bocca più rossa


    Le labbra rosse e carnose sono da sempre considerate un simbolo di sensualità, ma a pensarla così sembra non siano solo gli esseri umani. Una ricerca condotta in Cina su 15 rinopitechi bruni (Rhinopithecus bieti), pubblicata dalla Royal Society Open Science, ha infatti mostrato come in queste scimmie cambi la colorazione delle labbra a seconda del periodo dell'anno, dell'età dell'animale e del suo "status" all'interno del branco. Il tutto per rendere più esplicito e indolore l'accoppiamento degli adulti più affermati a scapito degli esemplari più giovani, evitando così il costo sociale di lotte per accaparrarsi una compagna. Questa specie, che tra tutti i primati ad esclusione solo dell'uomo vive alle più elevate altitudini in assoluto (3000-4500 metri sul livello del mare), è organizzata in gruppi anche molto numerosi, con centinaia di individui distribuiti in piccole unità di due tipi: una riproduttiva, rappresentata dall'harem del maschio con le sue femmine e la prole (detta OMU=One Male Unit), ed una non riproduttiva, formata da gruppi di soli maschi che ancora non hanno il proprio "gineceo" (AMU=All Male Unit). E' un sistema sociale complesso in cui le unità riproduttive e quelle di soli maschi, entrambe formate da pochi elementi, vivono associate in raggruppamenti enormi di centinaia di esemplari che si spostano e dormono assieme.


    "Nei gruppi sociali di primati, le relazioni interindividuali e lo stabilirsi di gerarchie di dominanza sono regolate dalla conoscenza dei singoli soggetti e dalle parentele e alleanze, un po' come nella nostra società", spiega Monica Carosi, professoressa di Etologia del dipartimento di Scienze dell'Università di Roma Tre e ricercatrice in Primatologia, "Ma in sistemi così numerosi come quelli del rinopiteco bruno, non è più possibile regolare le relazioni sociali solo con la conoscenza individuale dei membri del gruppo". Ecco perché, così come in parte è stato già dimostrato in altre specie che vivono in folti branchi, per riconoscere i rapporti di dominanza/subordinazione si sono evoluti segnali chiari dello status sociale, come la colorazione, riconoscibili anche senza un'interazione diretta. In questo modo è la gerarchia sociale a regolare il successo riproduttivo, evitando scontri agonistici troppo sbilanciati nel caso di "contendenti" con troppa disparità gerarchica. Gli autori dello studio spiegano come nel caso del rinopiteco bruno solo i soggetti che hanno un più alto status sociale, cioè possiedono un harem di femmine, rispondono all'arrivo della stagione degli accoppiamenti con un pronunciato arrossamento della pelle delle "labbra". Così i più giovani, ancora "relegati" nei gruppi di soli maschi, possono usare questo segnale per evitare di sfidare coloro con i quali avrebbero scarse possibilità di vincere. Ma come avviene questo arrossamento? Ricerche approfondite devono ancora arrivare a conclusione ma l'ipotesi più accreditata è che la pelle che circonda la bocca possa essere ricca di recettori per gli ormoni sessuali, androgeni ed estrogeni, che la rendono quindi sensibile al variare dei livelli ormonali, sia in rapporto alla stagione riproduttiva o al ciclo ovulatorio e alla fecondità, sia allo stato di dominanza/subordinazione sociale che, in particolare nei maschi, può corrispondere a differenti livelli di androgeni. "La presenza di aree di pelle glabra specializzate in questo senso e che rispondono con cambi di colore in seguito ai cambiamenti ormonali non sono una novità tra i primati - puntualizza Carosi: nei macachi, babbuini e scimpanzé, ad esempio, varia la colorazione della pelle dell'area ano-genitale, nella gelada quella del petto, nel mandrillo e nel drillo quella del muso e nel vervet quella dei testicoli". E proprio in questo, come in molti altri comportamenti e atteggiamenti naturali, ancora una volta l'uomo e la scimmia sono più simili di quanto si creda. "L'arrossamento, la turgidità di alcune aree tra cui anche le labbra nella specie umana, sono gli elementi salienti ed in comune tra l'uomo e molti altri primati, che rappresentano segnali visivi di attrazione sessuale legati a condizioni ormonali", conclude la primatologa.



    Nei macachi, babbuini e scimpanzé, varia la colorazione della pelle dell’area ano-genitale




    Nel babbuino Gelada varia la colorazione della pelle del petto




    Esemplare di babbuino




    Un esemplare di rinopiteco bruno.

    Il muso di questa scimmia è caratterizzato dalla mancanza della cartilagine del naso che costringe le narici in una particolare posizione

     
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