SCI ALPINO - COPPA DEL MONDO 2016-17 [TUTTE LE GARE]

La cronaca di tutte le gare maschili e femminili

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    SCI ALPINO
    RIPARTE IL CIRCO BIANCO


    Brignone guida la pattuglia azzurra


    I soliti formidabili mostri e l'attesa di qualche sorpresa. La coppa del mondo di sci riparte nel weekend dalla casa della neve, dall'Austria, con il gigante femminile domani e maschile (domenica) a Soelden. Un'apertura di stagione che è anche il primo raccoglitore di indizi per l'anno che verrà: a febbraio (6-19) ci saranno i mondiali a St.Moritz. Il cammino è lungo e freddo verso la Svizzera e dopo l'opening il circo bianco va in pausa per quasi in mese fino alle prove in nord America. Eppure, gli sci vanno scaldati subito. Sul ghiacciaio austriaco di Rettenbach si parte con varie assenze importanti: l'americana Lindsey Vonn e l'austriaca Anna Fenninger, il norvegese Aksel Lund Svindal e l'austriaco Matthias Mayer. Nella nostalgia ormai definitiva di Tina Maze: la slovena, 33 anni, dopo l'anno sabbatico preso lo scorso anno, ha annunciato il ritiro definitivo proprio in Austria dopo una coppa generale vinta nel 2013 con 11 successi e record di punti (2414, battuto il primato stabilito nel 2000 con 2000 punti da Hermann Mayer), dopo due ori olimpici (a Sochi 2014 in discesa e gigante) e 4 titoli mondiali (gigante 2011, super-G 2013 discesa e combinata '15). Commenterà la storia in tv.


    In casa Italia, la novità Dominik Paris. Il velocista della Val d'Ultimo, 27 anni, affronta la sua terza gara in carriera tra i pali larghi. Gli farà da guida Manfred Moelgg di Brunico, 34 anni, alla sua undicesima volta a Soelden (con un 2° posto nel 2012), ormai un veterano della nazionale dopo il ritiro l'anno scorso di Massimiliano Blardone (anche per lui sul Rattenbach un 2° posto nel lontanissimo 2004). Squadra interessante quella azzurra, con l'inserimento di un classe '95 come Tommaso Sala, lecchese: per lui è una prima assoluta in Austria e terzo gigante in coppa (gli altri due ad Hinterstoder senza mai entrare nei trenta). Ci riprova invece Roberto Nani, 27 anni, l'anno scorso quarto in apertura delle danze invernali. Tutti contro il vincitore delle ultime cinque edizioni della Coppa, il 27enne austriaco Marcel Hirscher, l'insaziabile che ha firmato anche 3 coppette di gigante (e 3 di slalom). Proveranno soprattutto il francese Alexis Pinturault e lo statunitense Ted Ligety a dominare le porte larghe. L'Italia non ha mai vinto al maschile a Soelden, invece con le donne altro che: l'anno scorso Federica Brignone ha rotto il tabù vincendo proprio qui per la prima volta in carriera. Prima di lei, solo Denise Karbon nel 2007 e 2009 ci era riuscita. Brignone, 26 anni, l'anno scorso ha chiuso ottava nella classifica generale e punta anche quest'anno in alto, affiancando al gigante il Superg dove nella passata stagione ha anche vinto (a Soldeu). Fede sarà al cancelletto con Nadia Fanchini, Marta Bassino, Irene Curtoni, Sofia Goggia, Francesca Marsaglia, Manuela Moelgg, Elena Curtoni e anche la 19enne Laura Pirovano nonostante l'infortunio rimediato ieri (è caduta riportando un leggero trauma distorsivo con contusione al ginocchio sinistro). Laura, trentina, è all'esordio anche lei sul Rettenbach e al suo secondo pettorale nel massimo circuito. Arriva tra le grandi dopo una grande stagione in Coppa Europa dove ha centrato una vittoria in gigante e il terzo posto nella classifica generale. Squadra ambiziosa quella delle ragazze giganti, già l'anno scorso molto competitive. Veterane e nuove leve, a parte Pirovano c'è da tenere d'occhio Marta Bassino, 20 anni, piemontese, talentuosissima in cerca di maturità e continuità e Sofia Goggia, 23 anni, la brillantissima bergamasca che si sta spostando sulla polivalenza. Una giungla, le avversarie delle azzurre. Il trofeo di specialità è dell'austriaca Eva-Maria Brem (alla svizzera Lara Gut l'anno scorso la coppa generale) ma l'americana Mikaela Shiffrin, 21 anni, slalomista, punta a fare la strepitosa anche tra le porte larghe per poi mirare dritto alla sfera di cristallo. Lindsey Vonn permettendo: l'americana, 32 anni, non ci sarà a Soelden per rientrare in gara in casa in nord America (così come Anna Fenninger, diventata Veith dopo il matrimonio, fuori per tutta la scorsa stagione dopo un grave infortunio proprio nel gigante 2015 sul Rettenbach). Dopo l'ennesimo infortunio rimediato sul finire della stagione passata, Lindsey ha bisogno di altro tempo per recuperare. Scrive libri e gira fiction sulla sua vita (un kolossal). La superwoman delle nevi è a 76 successi in coppa, mai nessuna come lei e più di lei solo un lui: la leggenda Ingemar Stenmark (86). C'è tempo per esagerare. E se ancora non c'è, Lindsey Vonn c'è sempre.
     
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  2. Violetta:)
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    SOELDEN - GIGANTE FEMMINILE
    FANTASTICA BASSINO: E' TERZA. STRAVINCE LA GUT


    Quinta Sofia Goggia (in rimonta dal decimo posto), nona la Brignone, scivolata dal quarto posto della prima manche.


    Primo podio di Coppa del Mondo in carriera per Marta Bassino. La ventenne di Borgo San Dalmazzo ha confermato le attese, era data in formissima e ha chiuso al terzo posto il gigante di Soelden dominato da Lara Gut in 2’23”02 davanti a Mikaela Shiffrin (a 1”44). Ma dietro alle due candidate a giocarsi la coppa del Mondo generale c’è l’azzurra, talento annunciato e finalmente confermato. L’anno scorso sul Rettenbach era stata sfortunata, questa volta è stata perfetta e ha confermato il terzo posto della prima manche, chiudendo a 1”93 dalla ticinese, che aveva dominato la prima manche e si è poi confermata. Campionessa del mondo juniores di gigante nel 2014, il miglior piazzamento finora era il quinto posto conquistato nel marzo scorso sulla stessa pista slovacca. Per la Gut è il diciannovesimo successo di Coppa in carriera, il quarto in gigante. E un segnale lanciato alle avversarie: la detentrice della coppa del Mondo 2015/2016 è prontissima a difendere il titolo. C’è dell’altro azzurro nella prima prova della stagione: Sofia Goggia chiude con il miglior risultato in carriera in gigante, con un quinto posto che vale doppio. Bloccata dal mal di schiena nei giorni scorsi, la 24enne bergamasca è riuscita lo stesso a migliorare il decimo posto della prima manche con un finale irresistibile. E alla fine è settima. Federica Brignone invece non è riuscita a confermare il quarto posto della prima manche e alla fine è nona a 3”24. La vincitrice dell’anno scorso ha rischiato tutto nella seconda manche, ma ha commesso diversi errori. Ventesima la Moelgg (a 4”14), 25a la Marsaglia (a 5”12). Grande rimonta della slovacca Petra Vhlova che dopo il successo in slalom dell’anno scorso punta anche sul gigante.Dalla primavera scorsa si allena con Livio Magoni, sul Rettenbach ha stupito prima qualificandosi per la seconda manche, 21a con il 55, e poi è riuscita a risalire ancora fino all’ottavo posto. Nella prima manche la Gut ha dominato, lasciando a 1”42 la Shiffrin, a 1”84 Marta Bassino e a 1”97 la vincitrice di un anno fa, Federica Brignone. Grazie a una prova tutta all’attacco e nonostante un errore che ha rischiato di metterla fuorigioco — si è sdraiata sulla neve ma è riuscita a recuperare —, la ticinese è apparsa imprendibile. Non si sono qualificate per la seconda manche Nadia Fanchini, Irene e Elena Curtoni. Fuori invece la 18enne Laura Pirovano.

     
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    SOELDEN - GIGANTE MASCHILE
    PINTAURALT RESPINGE HIRSCHER E FA FESTA


    Sul podio un super Neureuther, davanti allo sloveno Kranjec e a Ted Ligety, grandi nella seconda manche


    Il gigante di Soelden ha aperto alla grande la stagione di Coppa de Mondo maschile. Una seconda manche ad altissima tensione, che vedeva al cancelletto di partenza otto atleti in un secondo. E alla fine ha fatto festa Alexis Pinturault, che continua il suo dominio nella specialità. Il francese - quattro volte primo e due volte secondo nelle ultime sei gare della scorsa stagione, ha respinto l'assalto del campione austriaco Marcel Hirscher (finito a 7o/100) e del tedesco Felix Neureuther. Da applausi la seconda manche dello sloveno Zan Kranjec e del fuoriclasse Ted Ligety (vincitore qui un anno fa e di ritorno dopo l'infortunio al ginocchio destro del gennaio scorso), con entrambi che così hanno guadagnato, con una classifica così stretta nei tempi della prima manche, salendo rispettivamente fino al quarto e al quinto posto. Appena davanti a Fanara e allo svizzero Murisier, che ha bruciato il podio con un errore al muro e alla fine settimo davanti al norvegese Kristoffersen, che l'anno scorso era stato l'ultimo ad arrendersi allo strapotere di Hirscher per la coppa del Mondo generale e oggi apparso debilitato dall'influenza. Tutti dietro al tedesco Felix Neureuther (sesto dopo metà gara), ma davanti allo svedese Myhrer, che ha pagato un conto salatissimo un errore all'ingresso sul muro vanificando l'ottima prima manche (era quinto) con l'undicesimo posto, Fuori dai giochi nella seconda manche Kjetil Jansrud. Il migliore degli italiani, Luca De Aliprandini, dopo aver chiuso la prima manche al 22° posto con un distacco da Pinturault di 1"80, nella seconda ha lottato riuscendo a risalire al decimo posto. Bravo. Caduto Manfred Moelgg nella seconda manche, Florian Eisath ha chiuso al 21° posto, Nani, 30° nella prima manche, è risalito fino chiudere al 24° posto.

     
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  4. oeufcoque
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    LEVI - SLALOM FEMMINILE
    SHIFFRIN SEMPRE PADRONA


    La statunitense ricomincia con un successo: lascia a 67/100 la svizzera Holdener e a 75/100 la slovacca Vlhova


    Il primo slalom della stagione è di Mikaela Shiffrin. Sulla pista ghiacciata di Levi, in Finlandia, la statunitense ricomincia da dove aveva terminato: aveva vinto lo slalom delle finali di Coppa di St. Moritz, nel marzo scorso, è di nuovo davanti a tutte nella prima prova di specialità della stagione. Su un pendio non difficilissimo, la Shiffrin è comunque riuscita a fare la differenza e ha lasciato a 67/100 la svizzera Wendy Holdener. Sul podio c'è posto anche per la slovacca Petra Vlhova, altra emergente della specialità e oggi terza a 75/100. Per la Shiffrin è il 21° successo di Coppa in carriera, il ventesimo in slalom. Frida Hansdotter, partita con il pettorale rosso dopo aver conquistato la coppa di specialità la scorsa stagione, ha inforcato dopo il secondo posto della prima manche, dominata dalla 21enne di Vail. La migliore delle atlete azzurre è Manuela Moelgg, tredicesima a 2"49 dopo il quindicesimo posto della prima manche. E' invece ventesima (a 3"16) Irene Curtoni. Fuori nella prima manche Costazza, Perrucchon e Azzola...

     
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    LEVI - SLALOM MASCHILE
    DOMINA HIRSCHER. BRILLA MOELGG TERZO


    L’austriaco detentore delle ultime cinque coppe del Mondo di fila si prende la 40a vittoria di Coppa


    Lo slalom ricomincia da Marcel Hirscher, ma l’Italia sorride con Manfred Moelgg, terzo e di ritorno sul podio dopo due stagioni e mezzo (era stato terzo nello slalom di Bormio del 6 gennaio 2014). L’austriaco dominatore delle ultime cinque coppe del Mondo ha chiuso in 1’44”67 e ha lasciato a 1”30 il connazionale Michael Matt (fratello minore del due volte campione del mondo Mario). E dietro, a 1”31, c’è il 34enne di San Vigilio di Marebbe che torna ad altissimi livelli e conquista il miglior risultato dopo il grave infortunio al tendine d’Achille. "Oggi, mi sentivo bene e a posto sugli sci. Certo, quando sono arrivato al traguardo un centesimo dietro a Matt, ho pensato: "Stai a vedere che finisce male...". Invece è andato tutto per il meglio e sono molto contento» ha commentato Moelgg. E’ quarto Neureuther (a 1”41), scivolato di una posizione, mentre l’austriaco Schwarz, secondo dopo la prima manche, è uscito. Assente il re della scorsa stagione, il norvegese Henrik Kristoffersen non è stato convocato dalla sua federazione dopo i problemi per uno sponsor personale, l’austriaco non ha lasciato scampo su una pista ghiacciata e avvolta nella nebbia. Hirscher aveva annunciato alla vigilia di essere in gara nonostante una fastidiosa otite, ma in pista ha fatto lo stesso la differenza. Con lui torna a comandare tutta la squadra austriaca (a parte il successo di Hirscher, 3 nei primi 5, c’è anche Feller quinto a 1”48). Nella seconda manche disegnata dal tecnico azzurro Stefano Costazza, Thaler, che era undicesimo dopo la prima manche, è scivolato al 25° posto (a 2”56). A punti Andrea Ballerin, scivolato dal 21° al 25° posto (a 2”88)nella seconda manche. Non si erano qualificati Tonetti, Razzoli e Sala, Gross (partito con il pettorale numero 7) è uscito.

     
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    KILLINGTON - GIGANTE FEMMINILE
    VINCE LA WORLEY, VOLA LA GOGGIA TERZA


    Oltre alla bergamasca, al primo podio in carriera, sono cinque nelle prime nove


    Il gigante di Killington premia il talento della francese Tessa Worley, prima in 1’59”26, e fa da sfondo all’esplosione della squadra di gigante azzurra: sul podio, per la prima volta in carriera, c’è Sofia Goggia (a 1”11) grazie a una grande rimonta dal dodicesimo posto della prima manche. E nelle prime nove ci sono altre 4 azzurre: quarta è Marta Bassino (a 1”13), una conferma dopo il terzo posto di Soelden, poi settima Francesca Marsaglia (a 1”74), ottava Federica Brignone (a 1”92), nona Irene Curtoni (a 2”04). A punti anche Elena Curtoni (16a a 2”85), Manuela Moelgg (20a a 3”28) e Nadia Fanchini (23a a 3”81). Non è stata una gara facile, nella seconda manche alla pista rovinata si è aggiunta la nebbia. Ne ha fatto le spese soprattutto l’austriaca Brunner, fuori con una brutta caduta (ha battuto la testa, è poi scesa al traguardo da sola) mentre aveva il miglior tempo dopo il quarto posto della prima manche. Anche Nina Loeseth (in testa dopo la prima frazione) non è riuscita a difendere la posizione, come la Brignone, che era terza. E la padrona di casa e leader di Coppa, Mikaela Shiffrin, non è riuscita ad andare oltre al quinto posto. Nella prima manche era uscita la Gut.

     
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    KILLINGTON - SLALOM FEMMINILE
    LA SHIFFRIN DOMINA. LE AZZURRE SONO LONTANE


    La statunitense lascia a 73/100 la slovacca Zuzulova. Poi c'è la Holdener (a 86/100)


    La regina non perdona: arriva la vittoria numero 22 in Coppa del Mondo. Lo slalom di Killington conferma la tendenza degli ultimi anni: la campionessa Mikaela Shiffrin davanti e le altre a inseguire, per la decima volta consecutiva. In una gara molto corta la campionessa olimpica e due volte mondiale ha sciato in sicurezza, senza mai dare l'impressione di rischiare, tecnicamente perfetta e senza errori su un tracciato molto stretto soprattutto nel finale. E nella seconda manche ha semplicemente mantenuto il vantaggio sulle inseguitrici, gestendo la situazione. Niente da fare per le altre, l'unica ad avvicinarsi è la slovacca Veronika Zuzulova, seconda a 73/100, riuscendo a guadagnare sull'americana appena 8 centesimi nella seconda manche. Sotto il secondo di distacco poi c'è solo la svizzera Wendy Holdener (terza a 86/100). Una bella risposta a chi sosteneva che gli allenamenti per la velocità avessero tolto agilità alla statunitense Shiffrin. Tutte le altre lontanissime, con la norvegese Nina Loeseth quarta a 1"34 , poi l'altra slovacca Petra Vlhova (quinta a 1"35) e la tedesca Lena Duerr a 1"49. La migliore delle azzurre è Irene Curtoni, che ha chiuso solamente dodicesima con un distacco di 2"33, con Federica Brignone ventiquattresina. Chiara Costazza (dodicesima nella prima manche a 2"52 dalla Shiffrin) ha inforcato una seconda manche complicata fin dalle prime battute. Fuori Manuela Moelgg e Marta Bassino. Le condizioni della pista si sono rivelate molto migliori rispetto al gigante di ieri, quando diverse atlete erano state rallentate dalle buche. Grazie al molto freddo della notte scorsa la neve è molto più liscia e compatta.

     
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  8. oeufcoque
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    VAL D'ISERE - SUPERG MASCHILE
    SVINDAL GRAN RIENTRO. VINCE JANSRUD. PARIS TERZO


    Davanti all'azzurro c'è Svindal, subito piazzato nella gara del rientro dopo la rottura del crociato patito nella scorsa stagione


    Prima gara di velocità in Coppa del Mondo e primo podio azzurro. Lo centra Dominik Paris, terzo nel superG di Val d'Isère. Davanti a lui due norvegesi: Kjetil Jansrud ha vinto in 1'21"66, mentre fa sensazione il secondo posto di Aksel Lund Svindal, al rientro dopo lo stop di dieci mesi per l'infortunio al ginocchio destro, patito a gennaio a Kitzbuehel. Svindal paga 17/100 sul connazionale, mentre per Paris il distacco dal vincitore è di 41/100; quarto lo svizzero Janka a 44/100. Tra gli altri italiani il migliore è stato Peter Fill, ottavo a 86/100. Sulla Oreiller-Killy, sotto il sole e davanti un pubblico poco numeroso, gli atleti hanno faticato a trovare le linee giuste. La pista infatti manca da dieci anni in coppa del Mondo e nessuno aveva i riferimenti giusti per interpretare i cambi di pendenza e i tanti sbalzi. Nonostante ciò, i più attesi non sono mancati e la Norvegia si è fatta subito sentire, dimostrando di essere pronta a dominare la velocità così come era avvenuto all'inizio della scorsa stagione. Jansrud e Svindal sono stati i soli a scendere sotto l'1'22"; il primo, in particolare, è stato il migliore nella fase centrale. Per lui è la 15ª vittoria in Coppa, la settima in superG. Entrambi hanno poi sfruttato la lezione del connazionale Kilde, partito col pettorale rosso di vincitore della classifica di specialità della scorsa stagione: il giovane scandinavo ha esagerato nel prendersi dei rischi, rimanendo lontano dal podio. Soddisfatto a fine gara Paris, al 16° podio di Coppa in carriera, il quinto in superG: "Non sapevo dov'ero, ma la sciata è abbastanza a posto, sono partito bene. In superG sono più sicuro, anche se era difficile interpretare la pista. I norvegesi sono sempre molto forti, ma io ci proverò a batterli, già da domani nella discesa. Le mie prove non sono andate molto bene, ma bisognerà vedere cosa riesco a mettere insieme sulla pista, domani. In ogni caso, l'Italia ha una squadra molto forte e penso che anche Peter Fill e Christof Innerhofer potranno fare buoni risultati nella discesa di domani". Deluso Mattia Casse, solo 42°, distanziato di oltre 2'30: "Ho sbagliato, quell'errore in fondo mi è costato tantissimo. La contropendenza mi ha "sparato" i piedi e non sono più riuscito a recuperare. Dopo le prove mantengo comunque la fiducia per la discesa di domani. Anzi, sarò ancora più incazzato". Anche Peter Fill punta più sulla discesa di domani, ma il suo 8° posto a 86/100 da Jansrud non è da buttare: "Speravo meglio - dice il vincitore della Coppa di discesa 2015 -, ma sono contento così. Non ho sciato benissimo, non ho trovato il coraggio di attaccare a tutta ma la pista era difficile, c'erano un sacco di dossi. Alla fine non sono lontano dal podio..".

     
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    LAKE LOUISE - DISCESA FEMMINILE
    GOGGIA VOLANTE: E' SECONDA!


    Sofia sfrutta il momento di massima visibilità e chiude a 22/100 dalla slovena


    Goggia, ancora lei! L'Italia si gode la conferma di Sofia, che dopo il terzo posto in gigante, porta a casa il secondo in discesa a Lake Louise, cedendo solo alla slovena Ilka Stuhec, finora mai salita su un podio in Coppa, approfittando del momento di massima visibilità in una prova condizionata dalla nebbia nella prima parte. La gara che ha aperto la tre giorni di gare canadese col primo appuntamento della velocità femminile in stagione, ci regala così un grande sorriso. La slovena è scesa subito dopo la Goggia, che ha perso in due minuti la leadership di giornata per 22/100. Sul podio la svedese Kajsa Kling, che stava già pregustando una giornata memorabile, con la possibile prima vittoria in Coppa, battendo Lara Gut, alla fine giù dal podio, con la tedesca Rebensburg quinta. Ci sono state anche quattro interruzioni: tre per le cadute - fortunatamente senza conseguenze - della francese Bailet, della norvegese Mowinckel e della svizzera Haehen, la quarta per le raffiche di vento che hanno reso più complicata la discesa. La Gut, a caccia di punti preziosi per la classifica di Coppa, guadagna dunque sulla Shiffrin, che ha tentato in discesa portando a casa punticini preziosissimi chiudendo diciottesima e benedicendo il quarto posto della Gut, che ha pagato un'entrata al muro tagliata pericolosamente. Le azzurre, reduci da una grande prova nel gigante di Killington, applaudono il settimo di Johanna Schnarf a 1"38 dalla Stuhec, quindi Elena Fanchini 12 a 1"67, 22ªNadia Fanchini a 2"17, 26ª Elena Curtoni a 2"36, Nicol Delago 32ª a 2"79, Verena Gasslitter 35ª a 2"96, Verena Stuffer 39ª a 3"28 e 41ª Francesca Marsaglia a 3"50.

     
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    VAL D'ISERE - DISCESA
    FILL SECONDO. BIS DI JANSRUD


    Sul podio l’altro norvegese Svindal, al secondo giorno di gare dopo dieci mesi di assenza per infortunio


    Seconda gara di velocità e secondo podio azzurro in Coppa del Mondo a Val D’Isère. Dopo il terzo posto di Dominik Paris nel superG di ieri, oggi è arrivato il secondo posto per Peter Fill. Il vincitore della Coppa di specialità 2015-16 è stato preceduto di 26/100 dal norvegese Kjetil Jansrud, vincitore pure ieri; terzo l’altro norvegese Aksel Lund Svindal. Su una pista baciata dal sole, ma che nella parte alta e centrale ha finito per segnarsi e ha così penalizzato i pettorali più alti, Fill ha confermato di essere in forma splendida. Già secondo in entrambe le discese di prova, l’azzurro è stato il più veloce nella parte alta, ha pagato un errore in quella centrale e poi è tornato a recuperare nel finale. “Sono soddisfatto - racconta -. Peccato solo per quella curva all’ingresso della foresta, che davvero non riesco a fare bene. Ma va bene così, volevo provare a vincere e sono lì. Ho fatto una bella gara”. Per lui è il quindicesimo podio in Coppa, il nono in discesa. Fill si è piazzato tra Jansrud e Svindal. Già primo e secondo in superG, i norvegesi si confermano padroni della velocità mondiale, con gli azzurri Fill e Paris che al momento sembrano i soli in grado di contrastarli. Per Jansrud è la 16esima vittoria in Coppa, la settima in discesa. Paris ha chiuso settimo a 1”05 da Jansrud. “Ho sbagliato a metà pista, dove già avevo faticato in prova. Non sono riuscito a leggere là linea, a prendere il ritmo, e ho lasciato troppo tempo lì. Ci vuole ancora un po’ per la discesa”. Christof Innerhofer, partito con il pettorale 14, ha chiuso 16° a 1”44 dal vincitore. “Ho perso sopra, come in tutte le prove, ma rispetto alle prove, dove c’è il salto, ho fatto un grave errore che mi è costato cinque decimi. Sopra sapevo che avrei pagato, sotto dovevo essere con i migliori”. Settimo-ottavo sarebbe stato un risultato positivo per la pista e per la neve che c’era. Un vero peccato, perché sto sciando bene. Attendo piste più adatte a me”.

     
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    LAKE LOUISE - DISCESA FEMMINILE
    LA STUHEC CI HA PRESO GUSTO. GOGGIA 12ª


    Incredibile doppietta per la slovena che replica il successo di venerdì


    Ha dovuto aspettare quasi dieci anni e 110 gare di coppa del Mondo Ilka Stuhec, la ventiseienne slovena vincitrice venerdì della prima gara in carriera. Ma ora che ha iniziato, pare non voler più scendere dal podio. E stasera sulla pista di Lake Louise (Can) ha piazzato la sua personale doppietta, figlia anche della cura di Andrea Massi, l'ex tecnico e compagno di Tina Maze che dalla scorsa stagione cura la preparazione fisica della nazionale slovena. Purtroppo non è riuscita ad eguagliare il risultato del giorno precedente la nostra Sofia Goggia. La giovane bergamasca, seconda venerdì, ha infatti chiuso al 12° posto in 1'26"40, penalizzata anche da un potente cambio di visibilità, registrato tra le discese delle prime partenti e lei che aveva il pettorale n.21. Si è così interrotta la fortunata serie di podi infilati dalle atlete azzurre da inizio stagione. È stata una discesa breve, con partenza abbassata per la neve caduta nella notte e circa venti secondi di gara in meno rispetto alla discesa di ieri. La Stuhec è stata l'unica tra le atlete arrivate al traguardo a sciare sotto l'1'24" (1'24"95 il suo tempo). Alle sue spalle la campionessa in carica, la ticinese Lara Gut (pettorale 9) in 1'25"06 e l'ungherese Edit Miklos, scesa per prima in 1'25"38. Per quanto riguarda le altre azzurre, la migliore è stata Nadia Fanchini, ottava in 1'26"22 nelle dieci insieme a Johanna Schnarf in 1'26"30. Per l'Italia in classifica ci sono poi Elena Fanchini quattordicesima in 1'26"55 e più indietro Verena Stuffer in 1'26"78 ed Elena Curtoni in 1'27"93 mentre è uscita Francesca Marsaglia. Nella classifica generale di Coppa resta saldamente al comando la statunitense Mikaela Shiffrin, oggi buona 13ª in 1'26"41, che guida con 358 punti, seguita dalla svizzera Gut a 230 punti e da Sofia Goggia a 207.

     
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    VAL D'ISERE - GIGANTE
    FAIVRE BEFFA HIRSCHER


    Trionfo di casa con 4 francesi nei primi cinque. De Aliprandini sesto


    In Val d’Isere, nel recupero delle gare annullate a Beaver Creek, sin dalla prima manche è stato Hirscher contro i francesi e i padroni di casa hanno messo in difficoltà il leader delle ultime cinque coppe del Mondo fino alla fine. Trionfa Faivre, che nella seconda manche è riuscito a rifilare mezzo secondo a Hirscher e a chiudere in 2’25”01, 49/100 meglio dell’austriaco. E dietro a lui è una sinfonia francese: terzo è Pinturault (a 1”11), poi Fanara (a 1”52) e Muffat Jeandet (a 1”80). L’Italia del gigante dà forti segnali di ripresa, con le linee verdi. De Aliprandini, dodicesimo dopo la prima manche, è partito all’attacco senza temere i segni sulla pista e ha chiuso quinto (a 2”13, partiva con il pettorale numero 24). Per lui è un altro passo avanti dopo il decimo posto di Soelden. Tonetti, che partiva con il quinto tempo della prima manche, ha pagato un finale poco brillante ed è alla fine decimo (a 2”58). Ci sono altri due azzurri nei trenta: Eisath alla fine è 20°, Moelgg 25°. Paris ha fallito la qualificazione per la seconda manche di due decimi. Più dietro Nani, Borsotti (al rientro dopo l’infortunio di dicembre 2015, ha dichiarato che questa sarà l’unica gara della stagione) e Casse. La rimonta della seconda manche premia il figlio d’arte Eric Read (figlio di Ken, leader dei Crazy Canucks), partito con il 52, è risalito dal 24° della prima alla nona.

     
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    LAKE LOUISE - SUPERG
    LA GUT STAVOLTA FA FESTA. GOGGIA TERZA


    La svizzera chiude la tre giorni canadese con una vittoria fondamentale per la classifica


    Eccola, Lara Gut. La tre giorni canadese si chiude con la vittoria della campionessa svizzera, a caccia di punti preziosi per la classifica generale, in cui una Shiffrin determinata guida raggranellando punti ovunque può, oltre allo slalom. E nel giorno in cui la Gut porta a casa finalmente il bottino pieno, lo sci azzurro è ancora sul podio, ancora grazie a una Sofia Goggia meravigliosa, al terzo podio stagionale. Per l'azzurra un terzo posto preziosissimo, a 59 centesimi dalla Gut, con l'atleta del Liechtenstein Tina Weirather, seconda finita a 10 centesimi dalla vincitrice. Nella classifica generale Mikaela Shiffrin è sempre prima con 358 punti, davanti a Lara Gut che sale a 330 e a Sofia Goggia a quota 267. Un'italiana non conquistava tre podi in tre discipline diverse in un'unica stagione dai tempi di Isolde Kostner, che fu capace di realizzare il triplete (gigante, superG e discesa) nella stagione 95/96, come fece Deborah Compagnoni nel 91/92 e nel 92/93 (slalom, gigante e superG). Un SuperG pesantemente condizionato da una fitta nevicata, che ha costretto gli organizzatori a posticipare il via di oltre un'ora, accorciando la partenza a 1.560 metri e poi, quando erano scese le prime 25, un'ulteriore nevicata ha condizionato le prove delle atlete col pettorale più alto, non solo per problemi di visibilità, ma anche rallentando le atlete e cristallizzando il risultato delle migliori. Sotto il podio hanno chiuso le stelle di questi giorni canadesi: quarta la svedese Kajsa Kling a 70/100, quinta la slovena Ilka Stuhec a 75/100. Mikaela Shiffrin ci ha provato, ma nel momento peggiore della nevicata: alla fine ha chiuso a 1"84 dalla svizzera Lara Gut, senza portare a casa punti. Oltre a Sofia Goggia chiude fra le prime 10 anche Nadia Fanchini, nona a 97/100, quindi Johanna Schnarf 17ª a 1"38, 22ª Francesca Marsaglia a 1"52, Elena Curtoni 24ª a 1"57 , Federica Brignone 27ª a 1"66 ed Elena Fanchini 30ª a 1"72. Lontanissime tutte le altre.

     
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    VAL D'ISERE - GIGANTE MASCHILE
    PINTAURALT DOMINA SU HIRSCHER E KRISTOFFERSON


    Rimontona del norvegese, che sale sul podio risalendo dal 14° posto


    Un dominio di Alexis Pinturault nel gigante di Val d'Isere, terza prova stagionale di Coppa del Mondo fra le porte larghe. Il francese, che aveva da gestire un vantaggio di oltre mezzo secondo guadagnato nella prima manche, ha gestito il vantaggio nella seconda resistendo all'assalto dell'austriaco Marcel Hirscher, nettamente il migliore della seconda prova in 1'01"36 e risalito dal terzo al secondo posto. Da applausi la seconda manche del norvegese Henrik Kristoffersen, risalito dal 14° al 3° posto e dello svedese Andre Myhrer, che aveva chiuso al 27° posto la prima manche, con una discesa in 1'01"36 (stesso tempo di Hirscher) è risalito fino al decimo, così come il canadese Erik Read (da 21° a 8°). Incredibilmente sfortunato il tedesco Felix Neureuther, che partiva da sesto e stava realizzando una grande rimonta, ma frenato da una porta colpita con un braccio e arrivato, nonostante la rotazione del corpo, quarto. Quinto il tedesco Stefan Luitz, secondo in prima manche e sfortunato nella seconda in cui ha attaccato ma ha pagato un errore nelle prime porte. Una seconda manche costata cara a diversi atleti, che non sono riusciti a gestire la notevole diversità di tenuta del manto nevoso nelle diverse parti del percorso. Fra questi un deludente Ted Ligety, uno sfortunato Muffat-Jeandet, caduto, e l'azzurro Roberto Nani. Una giornata opaca per gli azzurri. Con anche tanta sfortuna, come quella di Luca de Aliprandini, che al termine di una buona seconda manche ha perso l'esterno a 4 porte dal traguardo vanificando tutto. Il migliore alla fine è stato Manfred Moelgg, 13°, Riccardo Tonetti 16° e Florian Eisath 17°.

     
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    SESTRIERE - GIGANTE FEMMINILE
    GOGGIA SECONDA DIETRO LA WORLEY


    Grandissima seconda manche di Marta Bassino: da ottava a quinta


    Sofia Goggia c’è. Con una grande rimonta dal quinto al 2° posto la 24enne bergamasca è ancora sul podio di coppa del Mondo. Nel gigante del Sestriere, dove la coppa del Mondo femminile tornava a distanza di otto anni dall'ultima volta, l’azzurra si è arresa solo alla francese Tessa Worley, superpotenza della specialità con il secondo successo in tre gare e oggi prima in 2’17”37, 15/100 meglio della Goggia e 29 più veloce della Gut. La ticinese si avvicina ancora di più alla Shiffrin, che dopo il miglior tempo della prima manche è scivolata al sesto posto e ora ha solo 8 punti di vantaggio sulla Gut e 51 sulla Goggia in generale, mentre nella classifica di specialità è stata superata dall'azzurra. Per la Goggia sono state due manche all’attacco, come nel suo stile. Un erroraccio aveva rischiato di metterla fuori nella prima manche e le aveva fatto perdere tutto il vantaggio, lo stesso ha schiacciato sull’acceleratore nella seconda. Grazie al secondo miglior tempo parziale è risalita dal quinto al secondo posto, un passo avanti dopo il terzo di Killington. “E’ stata una gara lunga – ha commentato la Goggia -, sono in un buon momento ma voglio vivere alla giornata. Ci avrei messo la firma per avere quattro podi a inizio stagione. Ma continuo a vivere alla giornata”. E c’è anche Marta Bassino a brillare sulla Giovanni Agnelli del Sestriere. Davanti a 12 mila spettatori la piemontese di Limone Piemonte ha chiuso al quinto posto (è il terzo piazzamento tra le 5 in 3 giganti): “Al traguardo ero emozionata, mi veniva da piangere. E’ bellissimo gareggiare in Italia”. Nelle 15 anche Moelgg (14° a 2”03) e Marsaglia (15° a 2”15).

     
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