WTA INDIAN WELLS 2017 - VESNINA ZARINA IN CALIFORNIA [FOTO]

Battuta la connazionale Kuznetsova 6-7(6) 7-5 6-4

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    WTA INDIAN WELLS 2017
    VESNINA ZARINA IN CALIFORNIA


    Elena vince il derby con Kuznetsova trionfando in una battaglia di tre ore. Primo successo in un Mandatory


    [14] E. Vesnina b. [8] S. Kuznetsova b. 6-7(6) 7-5 6-4

    Siamo arrivati, dopo 12 splendidi giorni di tennis (più le qualificazioni) alla giornata conclusiva, pronti ad assistere alle due finali che incoroneranno la campionessa e il campione dei tabelloni di singolare al Masters 1000 di Indian Wells. Come sempre, prima le signore: alle 11, ora della California, sotto un gran sole e una temperatura oltre i 30 gradi, scendono in campo le russe Elena Vesnina (30 anni, 15 WTA) e Svetlana Kuznetsova (31 anni, 8 WTA). Gran torneo fin qui per entrambe, i precedenti sono 1-1, ma piuttosto datati (nel 2009 sul duro a Dubai vinse Elena, nel 2014 sulla terra dell’Estoril prevalse Sveta). Per Kuznetsova è la terza finale qui, perse nel 2007 e nel 2008 (rispettivamente da Daniela Hantuchova e da Ana Ivanovic), mentre invece Elena Vesnina non era mai andata oltre il terzo turno in singolare (ma ha vinto ben tre volte in doppio, 2008, 2011, 2013).


    Inizia la finale Elena al servizio, e con aggressività (una buona chiusura a rete) tiene a 15, 1-0; entra subito bene nel match anche Sveta (splendido pallonetto liftato vincente), ma Vesnina continua a spingere e attaccare, va 30-40: palla break, trasformata con una buona risposta, 2-0. Immediata la reazione di Kuznetsova, che aggredisce a sua volta la risposta, incassa un gratuito di rovescio di Elena, va 0-40 e tre palle del contro-break; sulla seconda il dritto lungo di Vesnina le costa il turno di battuta, 2-1. A 15, servendo bene, pareggia Sveta, 2-2, sta cominciando a carburare con i suoi letali lungolinea, da applausi un rovescio esterno, ma dall’altra parte Elena varia con classe usando la palla corta e ottime volée, si vedono molto bene in campo i benefici dell’essere una grande doppista, 3-2 per lei. L’ottimo arbitro Marija Cicak, croata, la migliore rimasta in WTA dopo il passaggio di Eva Asderaki in seno all’ITF (solo Slam, Fed Cup e Coppa Davis per lei ora), ammonisce gli spettatori della “corporate suite” di Bank Of The West, che, intenti al brunch della domenica, parlano a voce troppo alta. Ilarità del pubblico, piuttosto numeroso. Nel sesto game Vesnina si conquista il 30-40 e la seconda palla break della sua partita; con un grande scambio che costringe all’errore Sveta le strappa per la seconda volta la battuta e sale 4-2. Non serve dirlo, ma gli “Ahia!!” di Elena sono belli convinti ora, come ficcanti sono i suoi colpi, ma in un eccesso di fiducia le scappa largo un rovescio, 30-40, palla dell’immediato controbreak per Kuznetsova; è gravissimo il doppio fallo di Vesnina, 4-3 regalato. A parte questi svarioni (un doppio fallo anche di Sveta), il match è bello, Kuznetsova tira, Elena varia. Una palla lasciata a rete che pizzica un millimetro di riga costa a Vesnina il 15-40 e altre due palle break, ma è bravissima ad annullarle servendo bene, poi arriva il rovescione lungolinea di Sveta, altra palla break, ma ancor più spettacolare è il rovescio lungolinea di Elena ad annullarla, 5-4 Vesnina. Nel decimo game due dritti vincenti e un ace Kuznetsova, poi due rispostone e un dritto Vesnina, 40-40, poi terribile doppio fallo Sveta, vantaggio esterno e set point, fallito da Elena con un cross che scappa in corridoio. Poco dopo è 5 pari, per adesso la partita è equilibrata, Vesnina fa viaggiare i colpi alla grande, Kuznetsova ribatte colpo su colpo. Nell’undicesimo game Elena lotta per 12 punti per tenere il servizio, senza concedere palle break, e con un ace sale 6-5. Tiene a 15 sveta, ed è tie-break, sono passati 59'.


    Errore sveta, 1-0, errore Elena, 1-1, drittone Elena, 2-1, risposta aggressiva Sveta, 2-2, errore Elena, 3-2 e minibreak, attacco Sveta, 4-2, gran rovescio Elena, 4-3 e contro-minibreak, palla corta e passante Elena, 4-4. Errore con la volèe in rete da parte di Elena, 5-4 e minibreak, bel cross di rovescio Sveta, 6-4 e due set point, doppio fallo Sveta, 6-5 e contro-minibreak, servizio vincente Elena, 6-6, che poi commette un errore in rete, 7-6 e set point. Riga clamorosa di Elena, sulla quale Sveta recupera e prende il nastro, con la palla che muore dall’altra parte: set per Kuznetsova. 20 vincenti Sveta, 25 Vesnina, gran set di entrambe, ma per Kuznetsova solo 8 errori, per Elena 18. Bel livello. In avvio di secondo parziale Sveta continua a spingere, 1-0, poi brekka a zero Vesnina, che sembra ancora scossa dalla per lei tremenda conclusione del primo set, 2-0. Bravissima però Elena a reagire con prontezza, e restituire il break a zero, con risposta vincente all’incrocio delle righe, 2-1. Vesnina si incarta in un paio di errori con il rovescio, concede il 15-40 e due palle break, fallite da Kuznetsova, ma ne arriva una terza, che costa il break a Elena, in rete la sua volée di dritto, 3-1. Allunga senza problemi Sveta sul 4-1, in campo a consigliare Vesnina c’è coach Andrei Chesnokov; la sua giocatrice alla ripresa tiene per il 2-4. Nel settimo game, servizio Kuznetsova, giocando bene Elena va 15-40 ma si fa rimontare, poi un buon passante gliene dà una terza, l’errore di Sveta la rimette in partita, 4-3. Ancora bene Vesnina, nonostante il terzo doppio fallo raggiunge l’avversaria sul 4-4, poi spingendo e rispondendo con coraggio arriva al 30-40, palla break, ma sbaglia male un rovescio. Ancora in spinta se ne conquista una seconda, ed è quella buona, errore di Sveta sotto pressione, 5-4 Elena, 4 game di fila per lei, va a servire per il set. Contratta a inizio game Elena, va sotto 15-40 e due palle break, si salva, ma poi subisce di seguito un gran vincente di rovescio e poi di dritto consecutivi, break Kuznetsova e 5-5. Ai vantaggi anche l’undicesimo game con Sveta al servizio; le ragazze alternano belle cose a errori, la fase del match è decisiva, lo sanno e lo sentono pure loro in campo. Dopo 12 punti è Kuznetsova a cedere, con doppio fallo seguito da errore di rovescio, break Vesnina (settimo nel set, sono 11 in totale nel match, alla battuta non hanno mai vita facile le finaliste oggi), 6-5 per lei, di nuovo alla battuta per andare al terzo. Sul 30 pari Sveta sbaglia la direzione di un attacco, ma la moscovita viene fulminata dal passante di Elena, 40-30 e set point, e poi gran ace esterno per chiudere. 7-5 Vesnina, si va al set decisivo. Scende Carlos Martinez a consigliare Kuznetsova, abbiamo superato le due ore e un quarto. In avvio di parziale decisivo, bruttissimo game al servizio di Sveta, tre gratuiti e un doppio fallo, break e 1-0 per Elena, reazione Kusnetsova con buone accelerazioni, 15-40 e due palle del controbreak, non trasformate, poi sempre in spinta col dritto Sveta, vantaggio esterno e terza opportunità di break, e il regalo stavolta lo incassa lei, sotto forma del quinto doppio fallo di Vesnina. 1-1, ormai è chiaro che non ha la minima importanza chi vada a servire, siamo a 13 break tra le due nel match, tiene Sveta e sale 2-1, scende per la seconda volta Chesnokov a parlottare con Elena durante il cambio campo. Tiene anche Elena, 2-2, così fa anche Sveta, 3-2 per lei, questa mini-serie di servizi tenuti dalle battitrici è quasi un avvenimento. Mini-serie che però si interrompe qui, con il break a 15 piazzato da Sveta, che si porta sul 4-2. Nel game successivo, contro break a 30 Elena, pare davvero che andare alla battuta sia quasi uno svantaggio in questa partita, 4-3. Ora le ragazze sembrano anche stanche, siamo a 2 ore e tre quarti di lotta sotto il sole, è facile da quassù in tribuna stampa. Due gran chiusure al volo di Elena, che si salva da 0-30 nell’ottavo game, siamo 4-4. Al servizio Sveta si salva dal 15-40, poi ancora in accelerazione Elena, terza palla break per lei, sembra un poco ferma ora Kuznetsova, ma viene graziata dall’errore in rete di Vesnina. Ancora aggressiva Elena, quarta palla break, e nastro clamoroso ancora favorevole a Sveta (come nel tie-break del primo set), bravissima a non imbufalirsi Vesnina – sarebbe comprensibile – e a spingere alla grande con il dritto conquistandosi la possibilià di servire per il match sul 5-4. Due ore e 58 minuti, momento della verità. Non ha paura Elena, va 40-15, e quando sul secondo match.point vola lunga la risposta di dritto di Sveta, può lasciarsi andare sul cemento bollente del centrale, primo titolo premier mandatory per lei, 3 ore e 1 minuto di battaglia. Esattamente 12 mesi fa, Elena Vesnina era n.120 al mondo; qui perse al primo turno delle qualificazioni e oggi porta a casa il trofeo. Sarà numero 13 da lunedì, che favola per lei. Questa sconfitta sarà dura da digerire per Svetlana: è la terza finale persa qui, ma il suo livello è alto e potrà certamente rifarsi nella stagione. Partita altalenante, molto bella per il primo set e mezzo, poi molti errori e tensione nervosa.

     
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