Studio sul colore: quadrati con cerchi concentrici, Wassili Kandinsky, 1913

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view post Posted on 17/9/2022, 13:01     +3   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Wassily Kandinsky
Studio sul colore: quadrati con cerchi concentrici
(Farbstudie – Quadrate mit konzentrischen Ringen)
1913
Acquerello, Guazzo, Matita su carta - 23,8 × 31,4 cm
Monaco, Städtische Galerie, Lenbachhaus



Nel 1913, Wassily Kandinsky è, senza dubbio, un maestro riconosciuto negli ambienti artistici. Nonostante la sua relativamente breve carriera come pittore, ha già molte conquiste: il libro "On the Spiritual in Art", la creazione del gruppo "Phalanx", poi la New Art Association, e "Blue Rider". Due anni prima dipinge la prima immagine completamente astratta ( Primo acquerello astratto )abbandonando gradualmente ma completamente la pittura figurativa.



Nel 1912 si tenne a Berlino la sua prima mostra personale e anche se le "impressioni", le "improvvisazioni" e le "composizioni" sono state accolte dalla critica piuttosto freddamente, il nome di Kandinsky da quel momento inizia a risuonare in tutto il mondo.

Nonostante il riconoscimento e la popolarità, l'artista non smette di sperimentare, trasformare e migliorare la sua tecnica. Così nel 1913 dipinge “Quadrati con cerchi concentrici”, una sorta di studio dell'interazione di diversi colori e forme. In un certo senso, questo lavoro anticipa la comparsa di opere successive del dopoguerra di Kandinsky e simboleggia la transizione dalle prime astrazioni emozionali e caotiche alla rigida geometria del periodo Bauhaus.

Con l'aiuto delle forme più semplici, Kandinsky esplora l'influenza di diversi colori sullo spettatore e la risposta emotiva che questi colori evocano. Secondo l'artista, tutte le tele possono avere un duplice effetto. Il primo è un semplice impatto fisico sugli occhi dello spettatore, simile a sensazioni piacevoli. Il secondo effetto è molto più profondo, spirituale: questo è ciò che Kandinsky chiamava “la vibrazione dell'anima”, una risonanza interna causata dal colore che tocca direttamente l'essenza interiore dell'uomo.

Kandinsky era un sinesteta, cioè una persona affetta da sinestesia, una condizione che gli permetteva di sentire i colori e vedere i suoni. Nei suoi libri ci ha lasciato delle descrizioni molto dettagliate, e poetiche, di come i colori interagiscono tra loro nella mente del pittore e in quella dello spettatore.
Questa opera fa parte delle sue cosiddette composizioni, 35 opere realizzate dal pittore tra il 1909 e il 1914 per visualizzare le sensazioni prodotte dalla propria natura interiore che considerava tra le sue principali realizzazioni.

Questo quadro è diventato una delle opere più popolari di Kandinsky, grazie alle emozioni che è in grado di suscitare nello spettatore pur essendo un piccolo disegno. Quest'opera potrebbe anche essere accostata alla Pop art, per l'utilizzo della tecnica delle immagini seriali, una tecnica che venne rese celebre da un altro artista, Andy Warhol, che l'ha utilizzata per la realizzazione di molte sue opere (Campbell’s Soup Cans, il dittico Marilyn Monroe o Green Coca-Cola Bottles). (M.@rt)




 
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