Julie Manet, L'Enfant au chat (1887), Pierre-Auguste Renoir - Parigi, Musée d'Orsay

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view post Posted on 15/10/2022, 19:26     +9   +1   -1
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Julie-Manet-lEnfant-au-chat--P

Pierre-Auguste Renoir
Bambina con gatto (Julie Manet)
(Julie Manet, dit aussi l'Enfant au chat)
(Child with cat)
1887
olio su tela - 54 x 65 cm.
Parigi, Musée d'Orsay


Berthe Morisot e suo marito Eugène Manet, fratello del pittore, conoscevano Renoir da molti anni. Le loro relazioni divennero più intense nella seconda metà degli anni 1880. L'ammirazione dei Manet per il talento del pittore e l’amicizia per l'uomo li convinsero, nel 1887, a commissionare un ritratto della figlia, Julie. Renoir fece almeno quattro disegni preparatori per il dipinto. Apportando poche modifiche alla posa del soggetto, ma rinunciando alla posa più frontale che aveva immaginato in un primo tempo, Renoir decise rapidamente la composizione finale.

L’adolescente stringe teneramente a sé un gatto, che dorme placido e tranquillo fra le sue braccia. L'artista pensò di ritrarla con il suo amato animale domestico, poiché anch’egli aveva un amore speciale per questi animali, che compaiono in molte delle sue opere.



Nella tela dominano i colori tenui che trasmettono grazia e serenità. Julie indossa un vestito bianco con raffinate finiture dorate. Il viso rotondo è leggermente girato di lato; lo sguardo non è rivolto allo spettatore, sembra pensieroso. Ma è il gatto il soggetto chiave dell'immagine. Sembra che il muso dell'animale si apra in un sorriso; è chiaramente molto felice e ha l’atteggiamento sognante dei gatti quando fanno le fusa. I capelli di Julie sono raccolti in una coda di cavallo, e avvolge delicatamente il micio tra le sue braccia sottili. Sullo sfondo, Renoir dipinge una carta da parati multicolore con un motivo floreale. Il ritratto risulta tenero e attraente. Un leggero rossore appare sulle guance di Julie; è possibile che la giovane sia un po' imbarazzata o stanca.



Julie, divenuta poi Madame Ernest Rouart (1878-1966), ricorda le sessioni di posa: “Renoir ha dipinto questo ritratto in piccole sezioni, che non era il suo modo di lavorare. Quando Degas lo vide si lamentò: “Facendo facce tonde, Renoir produce vasi di fiori”.

Va detto che questa evoluzione nello stile di Renoir, caratterizzato da una nuova attenzione al tratto e al disegno, unita ad una tavolozza di colori vividi, sconcertò molti dei suoi amici più cari. Berthe Morisot, al contrario, fu particolarmente sensibile all'opera di Renoir nel suo periodo cosiddetto “ingresque”. Il ritratto di Julie Manet è un magnifico esempio della ricerca formale di Renoir in quel momento, in particolare per l’aspetto molto rifinito, quasi smaltato della superficie pittorica, soprattutto per la sua finitura raffinata e la superficie simile allo smalto. Ma il dipinto riesce anche per la sensibilità e l'affetto che il pittore riserva alla sua giovane modella. (M.@rt)





 
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