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Paul Cèzanne
Natura morta con il cassetto aperto
(Nature morte au tiroir ouvert - Still Life with an Open Drawer)
1877-1879
olio su tela - 33 x 41
Parigi, Musée d′Orsay, Paris, France <i>
L’interesse maturato da Cézanne per i problemi legati allo studio della composizione si tradusse fin da subito in un amore viscerale per il genere della natura morta, che l’artista praticò nell’arco di tutta la sua carriera. Egli era consapevole che proprio le nature morte, meglio di ogni altro soggetto affrontato, potevano rendere visibile la sua poetica artistica. La frutta e gli oggetti rappresentati in questi quadri erano quelli che il pittore aveva in casa, nel suo studio in Provenza, dove l’artista, di indole schiva e riservata, usava rifugiarsi e lavorare. Nonostante il loro carattere profondamente intellettuale e quasi filosofico, le nature morte di Cézanne, solo in apparenza semplici se non addirittura banali, riescono a parlarci di quotidianità, a rimandare a un contesto intimo e domestico, tranquillo e rassicurante.
Nel 1877 Cézanne si lascia convincere da Pissarro e presenta sedici opere alla terza esposizione degli Impressionisti. Tuttavia il pubblico resta indifferente, mentre la critica, con la sola eccezione di Georges Rivière, suo amico, è apertamente ostile e compatta nel bocciarlo. Deluso e amareggiato, l’artista decide di non partecipare più alle mostre del gruppo. Da questo momento prosegue le sue ricerche da solo, quasi isolato, provando e riprovando i diversi effetti di luce sugli oggetti, come in questa natura morta, realizzata tra il 1877 e il 1879. (M.@rt)
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