Il monte Sainte-Victoire visto dalla cava di Bibémus, Paul Cézanne, 1897

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view post Posted on 27/11/2022, 18:06     +1   +1   -1
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"Dai grandi maestri l'artista impara a pensare,
dalla natura morta impara a vedere"


Paul Cézanne




Paul Cézanne
Il monte di Sainte-Victorie visto dalla cava di Bibemus
(La Montagne Sainte-Victoire vue de la carrière Bibémus)
1897
Olio su tela
65,1 x 81,3 cm
Musée d'art de Baltimore


Tra il 1895 e il 1899 Cézanne dipinge nella cava abbandonata di Bibémus una serie di dipinti che trasformano nell'unità conclusa dei piani del quadro il caos delle rocce bizzarre, incastrate l'una all'altra, in parte ricoperte di vegetazione. Ciononostante rimane l'impressione di rifiuto e misantropia che Cézanne proietta in questo luogo inquietante. Le formazioni rocciose radunate insieme sullo stesso piano ostacolano massicce la vista dell'osservatore. Solo un piccolo pezzo di cielo rimane libero dalle rocce che si ergono incastonate l'una nell'altra. L'aspetto fantastico di questa veduta viene ulteriormente sottolineato dal colore arancione intenso delle rocce, che contrasta vivacemente con il verde della vegetazione e con il blu del cielo.



Paul Cézanne
La cava di Bibémus
(La Carrière de Bibémus)
1898-1899
Olio su tela
65 x 71 cm
Essen, Museum Folkwang


Una delle opere più drammatiche, dipinta da questo punto di osservazione è "Il monte di Sainte-Victorie visto dalla cava di Bibemus". Dietro la cava che sta nel mezzo, si erge improvvisamente la vetta minacciosamente vicina del Sainte-Victory, che riempie la parte superiore del quadro fino al margine. I colori estremamente decisi ed intensi, apportati con pennellate brevi, si ripartiscono secondo poche "linee direttive". La gradazione cromatica più fitta ed intensa si ritrova nella cava, dove si riuniscono i colori nei dintorni, il verde degli alberi, il grigio blu del cielo. Nel monte stesso tutti i colori si presentano cangianti in fini di gradazioni, per perdere poi la loro forza nel blu del cielo. La sinfonia cromatica sovrasta l'eccitato linguaggio formale, addolcisce i contrasti che si dissolvono nelle vibrazioni del colore. Rocce e vegetazione, cielo e terra si fondono in un'unità fondamentale che rappresenta l'interesse artistico cui va tutta l'attenzione di Cézanne. Sembra che si identifichi coi suoi paesaggi, che metta in essi le paure, i desideri, i sogni e l'immaginazione...Anche se i paesaggi sono privi di figure umane, sembrano tuttavia vivi, come se conducessero una propria esistenza segreta, che deve la sua provenienza non all'uomo, ma ad una sorgente di forza interna alla natura.

"Allora ho fatto questa osservazione...che cioè i luoghi, nella maniera in cui vengono descritti, sono imbevuti della passione che muove gli uomini e in tal modo ei n tal modo formano una forte unità con i portatoridell'azionee sono meno staccati dal resto. Essi sembrano per così dire animarsi e in tal modo partecipare al dolore dell'essere umano"

Paul Cezanne a Emile Zola, 1978

(Mar L8v)






Edited by Lottovolante - 27/11/2022, 21:49
 
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