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Pierre-Auguste Renoir
Campo di grano
Wheatfield
1879
Olio su tela
50.5 x 61 cm
Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza
Questo paesaggio mostra un campo di grano vicino a Wargemont, in Normandia, dove Renoir trascorse diverse estati nella tenuta del suo amico e mecenate, il banchiere Paul Bérard. Come i primi paesaggi di Renoir, questo quadro successivo è stato dipinto all'aperto, in una o più sessioni. Il campo di grano, gli alberi a sinistra, la collina sullo sfondo e il cielo sono stati realizzati con grandi masse chiare e scure, stese con colori diluiti. I punti salienti sono stati quindi catturati con pennellate aggiunte di colori diversi. Wheatfield è stato dipinto in un momento in cui il primo successo di Renoir gli aveva portato numerose commissioni per i ritratti. Al contrario, questo paesaggio è notevole per la sua semplicità e per il suo schietto rifiuto di aneddoti e dettagli pittoreschi.
Come il suo amico Monet, Renoir considerava la natura il suo studio principale e la pittura all'aperto la pietra di paragone dell'impressionismo. Per tutta la vita dipinse splendidi paesaggi, trovando in questo genere un godimento e una libertà di ispirazione molto speciali. La maggior parte di queste vedute non era pensata per essere esposta e non è stata commissionata. L'unica ambizione dell'artista era quella di cogliere la bellezza abbagliante della luce, la massa mobile della vegetazione tinta di tutte le sfumature della sua tavolozza, gli orizzonti vellutati ei cieli perlacei. Voleva trasmettere nei suoi dipinti le sensazioni atmosferiche più immateriali, rappresentare la bellezza dell'aria e nient'altro.
La tecnica impressionista consistente nel ricoprire la tela con rapidi tocchi di colore gli si addice particolarmente per dipingere paesaggi all'aria aperta e rendere le fugaci impressioni dei fenomeni atmosferici. Renoir usava colori molto diluiti, che chiamava "succhi", per rappresentare lo scenario nelle sue grandi masse, cupe e luminose, ignorando volentieri ogni dettaglio descrittivo. Quella mano sottile e fluida che lasciava in parte visibile il fondo bianco costituiva la base su cui l'artista lavorava applicando tocchi di colore più accesi. "A poco a poco, macchie di rosa o blu, poi terra di Siena, si mescolarono in un perfetto equilibrio", scrisse Jean Renoir in Souvenirs, i suoi ricordi di suo padre. "[...] Finalmente dalla nebbia apparve [...] il paesaggio, un po' come si sarebbe fatto in una lastra fotografica immersa nello sviluppatore". Il campo di grano che occupa metà del dipinto è raffigurato come una massa sfocata, punteggiata qua e là da tratti bianco rosati per le spighe e tocchi di rosso e verde. Un gruppo di alberi fa da contrappeso al lato sinistro della composizione, mentre i campi ombreggiati sullo sfondo danno un senso di profondità alla prospettiva. Per illusione ottica, gli alberi in cima alla collina raggiungono la chioma di quelli che delimitano il campo di grano, disegnando una linea orizzontale quasi continua contro il cielo. Quest'ultimo, dipinto con tinte tenui e delicate, suggerisce un clima leggermente instabile.
Questo campo di grano fu probabilmente dipinto nei dintorni di Wargemont, vicino a Dieppe, in Normandia, dove Renoir trascorse l'estate del 1879 nella tenuta della famiglia Bérard. C'è un altro paesaggio dello stesso periodo, molto simile nello stile e nella gamma di colori, intitolato "Paesaggio in Wargemont", con le stesse ampie pennellate che punteggiano la composizione con colori vivaci. C'è un'impressione di calma in questi paesaggi dipinti in un momento in cui Renoir ha avuto un successo crescente e gli sono stati commissionati molti ritratti. La natura appare in loro nel suo aspetto più semplice e bucolico: un campo di grano maturo dolcemente spazzato da una brezza marina. Nessun dettaglio pittoresco, nessun aneddoto turba la maestosità del paesaggio. (Mar L8v)
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