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Antonio di Giovanni de Antonio detto Antonello da Messina Visita dei tre angeli ad Abramo 1460-1465 circa Tempera e olio su tavola di noce - 21,4 x 29,3 cm Reggio Calabria, Museo Nazionale La scena, mancante della parte destra, rappresenta un episodio dell’Antico Testamento, in cui gli angeli annunciano ad Abramo che presto avrà il figlio lungamente atteso. Il patriarca era inginocchiato a destra dei tre messaggeri, evidentemente rivolti verso di lui. La ricostruzione è stata possibile grazie all’esistenza di una versione pressoché identica attribuita al pittore provenzale Josse Lieferinxe, conservata al museo di Denver. E’ possibile che entrambi gli artisti si rifacessero a un comune prototipo fiammingo, essendo l’arte di Van Eyck e colleghi alle radici della loro formazione.
Josse Lieferinxe Abraham and the Three Angels 1495-1500 ca. olio su tavola – 45,9 x 66,6 cm. Denver Art Museum, Colorado
La descrizione meticolosa delle erbe, dei fiori, dei sassi e della lumaca che striscia sul terreno, è infatti di incontestabile matrice nordica, anche se Antonello la associa alla ostentata definizione prospettica, di gusto italiano), del tavolo rotondo che doveva fare da contraltare alla figura di Abramo. Sul piano stilistico, nell’andamento serpeggiante del paesaggio, nella struttura geologica delle rocce che fanno da sfondo al semicerchio degli angeli e, soprattutto, nel modo in cui la luce anima le superfici e dà un’apparenza quasi bagnata alle vesti, l’opera appare legata al San Gerolamo conservato nello stesso museo.
Analoga è anche la vicenda critica dei due dipinti, che presentano tracce di doratura lungo i bordi, in corrispondenza della cornice originale, oggi perduta. Tali elementi comuni inducono a pensare che facessero parte dello stesso complesso, nonostante resti impossibile, in mancanza di documentazione, ipotizzarne la ricostruzione. Anche la destinazione dell’opera è ignota, anche se un gonfalone ne conferma l’antica presenza in Sicilia, come opera di un maestro anonimo, rubato nel 1971 nella cittadina di Forza d’Agrò, in cui i tre angeli apparivano seduti intorno a un tavolo rotondo, con un’evidente rielaborazione della composizione di Antonello da Messina. (M.@rt)
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