|
|
|
Henri Matisse
Ritratto di Marguerite (Portrait de Marguerite)
1906 circa
olio su tela - 65 x 54 cm.
Parigi, Musée Picasso
Nel “Ritratto di Marguerite” (1907) Henri Matisse ritrae una giovane donna mora con un collare nero: è un viso ricorrente nei suoi dipinti ed è quello, amatissimo, della figlia Marguerite, sempre dipinta con una fascia nera al collo. A volte è più alta, a volte più sottile; quando la ragazza cresce diventa un nastro a cui appendere un gioiello. Marguerite è figlia di una compagna di Matisse, la modella Caroline Joblaud: quando il pittore la lascia e si sposa con Amelie, Marguerite va a vivere con la coppia, cui si aggiungeranno negli anni successivi due fratelli.
A sette anni, il dramma: la bambina si ammala di difterite e il dottore è costretto a farle una tracheotomia d’urgenza sul tavolo della cucina, mentre papà Henri la tiene ferma sul tavolo. Il taglio è il segreto che nasconde il collare e che Matisse non manca di ricordare in ogni ritratto. Marguerite dimostra però di avere tempra e carattere: fa la modella del padre fino al matrimonio, ma, durante l’occupazione nazista della Francia, diventa un’attivista e una resistente. Entra nelle fila dei partigiani, viene arrestata e torturata ma riesce a fuggire, vivendo per alcune settimane nei boschi al confine con la Germania. Si dice che prima di farsi rivedere dall’amato padre, che aveva mantenuto una posizione neutrale durante il conflitto, aspettò tre mesi, per evitare di spaventarlo da quanto era dimagrita e segnata. Papà Matisse ne intuisce comunque la sofferenza e la passione politica e continua, ritratto dopo ritratto, a fissare sulla tela il volto di questa sua coraggiosa figlia. (M.@rt)
Edited by Milea - 15/12/2022, 17:12 |
| | |
