Autoritratto I (Self-portrait I), Joan Mirò, 1938

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view post Posted on 27/1/2023, 17:25     +3   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Autoritratto-Moma-P

Joan Mirò
Autoritratto I (Self-portrait I)
1938
Matita, pastello e olio su tela
146,1 × 97,2 cm.
New York, Museum of Modern Art (Moma)


Nel novembre 1936, cinque mesi dopo lo scoppio della guerra civile spagnola, Miró si recò a Parigi per una breve visita; a causa delle condizioni sempre più pericolose in Catalogna, quella visita si trasformò in quattro anni di esilio involontario. Nel gennaio 1937 decise di “fare qualcosa di assolutamente diverso”. Usando uno specchio ingranditore per ingrandire il suo viso fino a tre volte, Miró lavorò per quasi sei mesi su “Autoritratto I”, che conclude la serie dei dipinti cosiddetti “selvaggi”.


Miró, che considerava l’opera una delle più importanti della sua vita, riflesso delle condizioni incerte in cui viveva e al tempo stesso dichiarazione della sua identità, è realizzata con la tecnica mista dell’olio e della matita che fornisce al ritratto un effetto di trasparenza, quasi di soprannaturalità. Superata la barriera dell’esteriorità, l’osservatore può vedere attraverso l’epidermide, la tensione psichica che anima il Mirò di questi anni.



Il dipinto presenta un’immagine complessa dell’artista. Illuminato dall’interno, il volto mette a nudo la sua anima, rendendo implicito il momento di passaggio del suo percorso artistico: la fine del tormento interiore e la speranza verso una sensibilità che si apre alle possibilità espressive offerte dalla poesia e dalla musica. I grandi occhi aperti sul mondo ben esprimono la volontà dell’artista stimolare il suo impulso creativo proseguendo tra sperimentalismo e nuove energie.



Nel 1960 a sottolineare un imminente mutamento nella sua arte e un’esigenza artistica in continua evoluzione. Mirò fa eseguire una riproduzione di questo ritratto. Su di essa realizzerà un volto, tracciato con tratto infantile, in una sovrapposizione che mostra due aspetti della stessa medaglia: il Mirò tormentato e inquieto del passato e il Mirò del presente, dalla vena ludica e ironica. Forse per mezzo della pittura quel Mirò che si riconosceva più tragico e introverso, è riuscito a liberare il suo spirito attraverso l’autoironia, l’irregolarità, la contraddizione e quel po’ di umorismo che caratterizzano lo stile che lo ha reso famoso e apprezzato al grande pubblico. (M.@rt)





 
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