Il mare di ghiaccio (Das Eismeer), Caspar Friedrich, 1824

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view post Posted on 1/3/2023, 13:38     +7   +1   -1
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Caspar Friedrich
Il mare di ghiaccio
(Das Eismeer)
1824
Olio su tela
96,7 x 126,9 cm
Hamburger Kunsthalle


A distanza di un quindicennio dal Monaco in riva al mare, Friedrich mette nuovamente in scena lo scacco dell'uomo di fronte alla grandezza e alla superiorità della natura. Il soggetto deriva questa volta da fatti di cronaca, in particolare dalle spedizioni polari, che suscitarono una vasta eco all'interno dell'opinione pubblica. L'artista si ispirò in particolare a quelle delle navi "Hecla" e "Griper", avvenute rispettivamente nel 1819-1820 e nel 1824. Il fallimento della prima spedizione, che tuttavia non terminò in un naufragio, viene radicalizzo dal pittore in un'immagine di annientamento cosmico.


Le enormi lastre di ghiaccio di un iceberg occupano l'intera estensione del primo piano, per restringersi al centro della tela a formare una montagna; tre piastre parallele puntano verso l'alto in diagonale, indirizzando lo sguardo dell'osservatore verso un altro iceberg, che appare sullo sfondo. Soltanto in un secondo momento, l'occhio coglie la poppa di una nave, già quasi completamente affondata. L'opera viene abitualmente confrontata con La zattera delle Medusa di Géricault, dipinta nel 1819. Nel quadro francese il dramma scaturisce dalla disperata richiesta dei naufraghi, dalla morte di alcuni fra essi e dal groviglio di corpi.


Dal lavoro di Friedrich, invece, l'uomo è assente e la tragedia di è ormai irrimediabilmente consumata. L'episodio storico viene dunque trasformato in un'allegoria dell'impotenza umana di fronte alla forza soverchiante della natura, in una visione di pessimismo senza ritorno, che risulta amplificato a dismisura dall'associazione, caratteristica del pittore, tra la nave e l'esistenza umana. Il senso del divino appare in questo caso assente, o incommensurabilmente lontano, e il mondo viene presentato come una landa desolata e inospitale, in cui l'uomo è destinato al fallimento spirituale. Come successe per il "Monaco", il dipinto infastidì il pubblico, che, ancora una volta, non ne colse la rivoluzionaria modernità. (Mar L8v)


 
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