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Caspar Friedrich
Chiaro di luna sul mare
(Mondlicht auf dem Meer)
1830
Olio su tela
25 x 31 cm
Lipsia, Museum der bildenden Künste
Le opere dell'ultimo periodo di vita di Friedrich mostrano spesso, pur con rilevanti eccezioni, un impianto semplice rispetto alle precedenti. L'artista tende a concentrarsi su pochi elementi, che comunicano con maggior forza il messaggio loro affidato. Questo rientra invariabilmente nelle tematiche coltivate dal pittore lungo tutta la sua carriera: la presenza del divino nella natura, la malinconia derivata dall'impossibilità di raggiungere l'infinito, l'inevitabilità della morte. La simbologia resta costante: alberi, velieri in navigazione, cimiteri, montagne. Immagini più cupe e desolate, dettate certamente dal progressivo insorgere della malattia senile, che aveva cominciato ad avvertire nel 1824, si alternano a scene più serene e aperte alla speranza.
E' il caso del piccolo dipinto di Lipsia, che raffigura ancora una volta il viaggio dell'anima umana verso l'approdo ultraterreno. La composizione, sfrondata di ogni elemento di contorno, si concentra sul cielo, sul mare, e sull'imbarcazione colta a vele spiegate. L'acqua è calma, e la tranquillità della navigazione è garantita dalla luce della luna, che filtra attraverso la coltre nuvolosa e permette il posizionamento della barca al centro di un'area più chiara. Il riferimento corre come sempre al cristianesimo, alla cui dottrina l'artista rimase sempre fedele, diventandone attraverso il suo lavoro un vero e proprio paladino.
L'astro notturno è metafora di Cristo, che guida l'esistenza degli uomini attraverso l'oscurità del tempo terreno, per condurli nel porto sicuro della Gerusalemme celeste. Straordinaria nella tela, è l'intonazione del blu, declinata da Friedrich in molteplici tonalità, che spaziano dal colore profondo del mare all'azzurro brillante del cielo notturno e ai diversi riverberi della luce lunare sulle nuvole e sulle vele. (Mar L8v)
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