Psiche (L’Aurora), Peter Paul Rubens, La Coruña, Museo de Bellas Artes

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view post Posted on 30/6/2023, 15:53     +5   +1   -1
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Peter Paul Rubens - Psiche (L’ Aurora)
Bozzetti per le tele della Torre Parada
1636 circa
olio su tavola - 33 x 23,5 cm.
Museo de Bellas Artes, La Coruña


Questa scena mitologica raffigura una donna che sale su un trono di nuvole, parzialmente coperto da una veste; solleva il braccio destro verso l’alto, tenendo in mano un vaso di vetro. Per qualche tempo questa figura femminile è stata interpretata come l’Aurora, ma nuovi studi l’hanno identificata come Psiche che porta l’elisir di giovinezza al ritorno dall’Ade. Rubens si ispirò per ricrearla a uno dei personaggi principali delle “Metamorfosi” o all’opera “L’asino d’oro” dell’autore latino del II° secolo Lucio Apuleio. Secondo il mito classico, Venere, gelosa della bellezza di Psiche, incaricò il figlio Cupido di ispirarle l’amore per l’uomo più orrendo che potesse trovare, ma il dio stesso si innamorò di lei e la portò in un palazzo dove la visitava solo di notte per non essere riconosciuto.


Mossa dalla curiosità, la giovane volle contemplarlo e Cupido la abbandonò per punirla della sua disobbedienza. In seguito, Psiche girò il mondo alla sua ricerca e Venere le impose compiti dolorosi, come scendere negli inferi e riportare una fiaschetta con l’elisir di giovinezza e bellezza che Proserpina le avrebbe dato. Disobbedendo al consiglio di non aprirla, nel farlo si sprigionò un sogno mortale che avvolse Sique e che Cupido strappò dal suo corpo e rimise nella fiala. Alla fine Giove la rese immortale. Si tratta di uno degli schizzi preparatori realizzati da Rubens per far parte di un progetto decorativo che Filippo IV commissionò al pittore per decorare la Torre de la Parada, un palazzo situato nei pressi di Madrid che il re utilizzava per le sue battute di caccia.


Il gruppo più importante, composto da opere su temi mitologici e figure allegoriche, si ispira in gran parte all’opera del poeta latino Ovidio, le “Metamorfosi”. Rubens iniziò questo progetto dipingendo circa sessantatré schizzi a olio su piccole tavole, che lui stesso, i pittori della sua bottega e altri artisti che lavoravano ad Anversa trasformarono in tele di grande formato tra il 1636 e il 1637, inviate poi a Madrid nel 1638. Il dipinto definitivo di questo schizzo intitolato “Psiche” è andato perduto o risulta introvabile.
Dei circa cinquanta bozzetti rimasti, una decina appartengono al Museo Nacional del Prado e gli altri sono sparsi in collezioni private e in vari musei europei e americani (Bruxelles, Zurigo, Londra, Berlino, Rotterdam, Rochefort e Bayonne in Francia, Richmond e Chicago negli Stati Uniti). Questo pannello, rubato insieme a quello raffigurante “Dedalo” dalla precedente sede del Museo nel 1985, è stato recuperato nel 1991 a Miami (Florida). (M.@rt)





Edited by Milea - 30/6/2023, 22:57
 
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view post Posted on 30/6/2023, 16:52     +5   +1   -1
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Peter Paul Rubens -Dedalo (o Minotauro)
Bozzetti per le tele della Torre Parada
1636 circa
olio su tavola - 26 x 16,5 cm.
Museo de Bellas Artes, La Coruña


La scena raffigura Dedalo con un berretto rosso e i suoi strumenti da architetto, un compasso e una squadra, appesi alla vita, mentre mostra al Minotauro il labirinto sullo sfondo. Secondo la mitologia greca, Dedalo era l’abile artigiano che costruì il Labirinto per Minosse, re di Creta, per imprigionare il Minotauro. L’episodio raffigurato si basa sull’opera del poeta Ovidio, le “Metamorfosi”, sulla costruzione del Labirinto ed è stato ricreato da Rubens in modo simile a quello raffigurato nelle illustrazioni ovidiane, ma molto originale in quanto presenta Dedalo che mostra al Minotauro il labirinto in un atteggiamento amichevole.



Il Labirinto allude allo spazio rappresentato come un recinto con un percorso tortuoso in cui è impossibile trovare l'uscita. Il Minotauro, un essere con testa umana e corpo di toro, era il figlio della regina di Creta e del bellissimo toro bianco di cui si era innamorata per intervento del dio Poseidone, come punizione per il rifiuto di Minosse di sacrificarlo in suo onore. Per anni molti ateniesi furono portati come tributo in pasto al mostro, finché uno di loro, Teseo, riuscì a ucciderlo. L’eroe riuscì a uscire dal Labirinto con l’aiuto di Arianna, la figlia del re, che, su consiglio di Dedalo, utilizzò la strategia del gomitolo di cui teneva un’estremità all’esterno. Per aver rivelato questo segreto, Minosse punì Dedalo rinchiudendolo nel recinto insieme al figlio Icaro.




Si tratta di un altro dei bozzetti preparatori realizzati per far parte di un gruppo di dipinti destinati a decorare la Torre de la Parada di Madrid su commissione di Filippo IV. Il progetto decorativo di questo palazzo di piacere, ristrutturato nel XVII° secolo, fu una delle più grandi commissioni che Rubens ricevette dal re. Il dipinto definitivo di questo bozzetto è andato perduto o risulta introvabile. Questo pannello, rubato insieme a quello raffigurante “Psiche” dalla precedente sede del Museo nel 1985, è stato recuperato a Stoccolma nel 1988. (M.@rt)






 
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