L’utopie (Utopia), René Magritte, 1945

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 19/3/2024, 18:37     +13   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,045
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



“Per il periodo che chiamo ‘Surréalisme en plein soleil’, cerco di unire due cose che si escludono a vicenda: una, un sentimento di leggerezza, ebbrezza, felicità, che dipende da un certo stato d’animo e da un’atmosfera che certi impressionisti, o meglio, l’Impressionismo in generale, sono riusciti a rendere in pittura. Senza l’Impressionismo, non credo che conosceremmo questo sentimento di oggetti reali percepiti attraverso colori e sfumature, e liberi da ogni reminiscenza classica... e, due, un sentimento della qualità misteriosa degli oggetti”. (René Magritte)

Rene-Magritte-L-UtopieP

René Magritte (1898-1967)
L’utopie (Utopia)
1945
Firmato ‘Magritte’ (a destra); intitolato e datato '1945' (sul retro)
olio su tela - 60,4 x 80,3 cm.
Collezione privata


Dipinta nel giugno 1945, Magritte stesso descrisse la scena de “L’utopie” nella sua pubblicazione “Dix tableaux de Magritte précédes de descriptions”, edita l’anno successivo. Lì spiega che “la rosa è sola su un’isola” (D. Sylvester, René Magritte Catalogue Raisonné, vol. II, Londra, 1993). Questo senso di solitudine del fiore, già enfatizzato dall’ampiezza dell’orizzonte lontano e dalla vastità dell’oceano, viene così rafforzato dalla dichiarazione di Magritte e dalla sua stessa intenzione dichiarata. Come ha fatto la rosa a raggiungere l’isola? Questa strana e solitaria fioritura è uno scorcio di poetico e di misterioso, persino di miracoloso, ed è tanto più suggestiva come immagine di speranza all’indomani della cessata occupazione del Belgio.


L’occupazione tedesca del Belgio aveva avuto un profondo impatto sulla concezione del Surrealismo di Magritte: “Dall’inizio di questa guerra ho avuto un forte desiderio di raggiungere una nuova efficacia poetica che ci procurasse fascino e piacere. Lascio ad altri il compito di provocare ansia e terrore e di rimescolare tutto come prima”. (D. Sylvester e S. Whitfield, René Magritte, Catalogue Raisonné. Oil Paintings and Objects 1931-1948, vol. II, Londra, 1993) . Il nazismo, con orrore di Magritte, era riuscito laddove il surrealismo aveva fallito nel sconvolgere la società. Per rispondere efficacemente all’estrema devastazione degli anni Quaranta, il Surrealismo doveva cambiare. Magritte attua questo cambiamento alterando radicalmente il suo stile e producendo due serie rivoluzionarie: il “Surréalisme en plein soleil”, a cui appartiene la presente opera, e il periodo “Vache”, una sorta di parodia del fauvismo, creata nel 1948 a Parigi.


Il promontorio e la rosa de “L’utopie” sembrano essere stati dipinti nello stile finto-impressionista che Magritte definiva Surréalisme en plein soleil (The “Renoir” period). Mentre le sue opere precedenti avevano deliberatamente evitato un senso di “stile” nella resa dei loro soggetti strani e incongrui, ora Magritte aggiunge un ulteriore strato di incongruità enfatizzando lo status del dipinto come rappresentazione soggettiva del mondo, sfruttando al contempo l’associazione tra Impressionismo e Realismo. L’artista introduce così una tensione tra uno stile pittorico associato alla cattura di un momento di fugace “realtà” e il proprio universo surreale e poetico, offrendo al contempo uno scorcio di luce solare durante i giorni bui della Seconda Guerra Mondiale.



René Magritte
La Préméditation (Forethought)
1943
olio su tela - 55,3 x 46,2 cm.
Collezione privata


Allo stesso tempo, si divertiva a scioccare anche i suoi sostenitori più accaniti adottando deliberatamente e in modo irriverente uno stile allora associato al gusto borghese. Il surrealismo di Magritte mirava a scuotere i suoi spettatori da una comprensione compiacente del mondo che li circondava, ma egli era consapevole che i suoi stessi ammiratori e seguaci avevano sviluppato delle aspettative nei confronti delle sue opere. “L’utopie” e le sue opere affini del “Surréalisme en plein soleil” sconvolsero gli spettatori nella loro comprensione compiaciuta delle sue immagini e dell’universo.



René Magritte
L’Océan
1943
olio su tela - 50,5 x 65,5 cm.
Collezione privata




In difesa dello stile impressionista del “periodo soleggiato”, Magritte scrisse in una lettera a Breton nel 1946: “Lo scompiglio, il panico che il surrealismo ha cercato di creare per rimettere tutto in discussione, i cretini nazisti ci sono riusciti molto meglio di noi, e non c’era modo di evitarlo... A fronte del pessimismo diffuso, propongo la ricerca della gioia, del piacere. Questa gioia e questo piacere, così comuni eppure così irraggiungibili, mi sembra che dipendano solo da noi”. (H. Torczyner, Magritte: Ideas and Images,New York, 1977).


Il primo proprietario de “L’utopie” fu Achille Chavée, scrittore, amico di Magritte e membro di spicco del gruppo surrealista di Hainaut, che possedeva diversi quadri dell’artista. Nel periodo in cui “L’utopie” fu dipinto, i due collaborarono a lungo alla realizzazione di una grande mostra sul Surrealismo belga che si tenne alla Galerie des Editions La Boétie di Bruxelles, una mostra dominata dalle opere dello stesso Magritte, a testimonianza della sua centralità per il movimento surrealista di quella nazione. (M.@rt)



 
Web  Top
0 replies since 19/3/2024, 18:37   183 views
  Share