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Gustav Klimt
Ritratto di Fritza Riedler
1906
Olio su tela
153X133cm
Osterreichische Galerie Belvedere - Vienna
"Quando si guardano eleganti dame di oggi rappresentate in questo modo si pensa istintivamente ai tratti di mosaico di Giustiniano e Teodora nell'abside di San Vitale a Ravenna".
L'osservazione di Hevesi si riferiva alla mescolanza di raffinatezza, bidimensionalità, idealizzazione e gusto ornamentale che caratterizza i ritratti klimtiani di questo periodo.
In essi psicologia e decorazione sono ancora in equilibrio, mentre quest'ultima prenderà il sopravvento in opere posteriori.
Nello spazio estetizzato dei quadri dell'artista, verità e fantasia, naturalezza e stilizzazione corrono lungo una sottile linea di confine.
Da un punto di vista puramente compositivo, il ritratto della moglie del consogliere Riedler è analogo a quello di Sonia Knips ( http://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42501931 ); entrambe le donne siedono su una poltrona posta nell'angolo destro del dipinto, mentre il resto della tela è occupato non da oggetti, ma dalla superficie vuota.
Sul piano del linguaggio artistico, invece tutto è cambiato.
Il carattere simbolista dell'immagine del 1898, dove un senso d'attesa eraq generato dall'espressione della modella e dall'atteggiamento delle sue mani, è completamente scomparso, come pure il realismo della raffigurazione è stato soppiantato dalla tessitura ornamentale.
Soltanto il corpo della protagonista è tridimensionale, ma la veridicità del ritratto viene mescolata con il gioco decorativo dello sfondo, con un effetto particolarmente evidente nel volto, come di consueto isolato dal resto grazie a una moderna aureola., "con quelle punte di impossibile che fanno parte del romanticismo klimtiano", precisa Hevesi.
Commentando le immagini delel dame della buona società realizzate nel primo Novecento dall'artista, il critico osservava: "Indossano abiti di oggi e le stoffe vengono dalla moda di oggi, all'incirca. Ovvero come l'oggi appare in Klimt. Con una graziosa inclinazione a quel giammai, che già per Schiller si chiamava eternità". ( Mar L8v )
Edited by Milea - 23/6/2014, 13:57
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