L'Adorazione dei Magi nella neve

Pieter Brueghel, 1567

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    Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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    Pieter Brueghel
    L'Adorazione dei Magi nella neve, 1567
    olio su tavola, 35x55 cm
    Winterthur, Collezione Oskar Reinhart
    L’opera è firmata e datata in basso a sinistra “M.D.LXLL/ BRVEGEL “



    Sappiamo che la tavola apparteneva alla collezione del banchiere francese Eberhard Jabach, morto nel 1696, grazie alla testimonianza del suo inventario: “Inverno, con molte figurette; in primo piano i tre re che adorano Nostro Signore: cade fitta la neve, un ragazzino si diverte con la slitta sul ghiaccio: del Vecchio Brueghel”.
    L’artista sceglie di rappresentare la scena evangelica in una fredda giornata invernale all’interno di un paesaggio fiammingo, come già aveva fatto per Il censimento di Betlemme.
    In questo caso però la narrazione si svolge avvolta da una fitta nevicata: la capanna che accoglie il sacro evento e dove sono collocati i tre Magi inginocchiati è posta nell’angolo in basso a destra della composizione, totalmente relegata in secondo piano rispetto allo svolgersi degli eventi e della attività del villaggio.


    adorazionemagineved



    Le quinte architettoniche della scena sono costituite da case i cui tetti sono carichi di neve e di fronte alle quali si innalzano alti alberi dai rami secchi, tipici delle scene realizzate dall’artista.
    Il cadere della neve impedisce di avere una chiara visione dei personaggi e degli avvenimenti descritti nella scena: in primo piano, nel piccolo stagno ghiacciato in basso a destra, si scorge la presenza di una spaccatura creata da due uomini per poter attingere l’acqua con i secchi. Accanto a loro si fa notare la figura di un bambino che si diverte con una slitta spingendosi sul ghiaccio con le punte di ferro di due bastoni.


    adorazionemagineved1



    La presenza di questo particolare tipo di slitta infantile fatta con i mascellari di un bovino o di un cavallo, visibile anche nel censimento, è un’ulteriore testimonianza della profonda passione di Brueghel per l’attenta descrizione di tutti i particolari appartenenti al mondo della quotidianità che l’artista fa sempre volutamente passare in primo piano rispetto alla narrazione delle scene sacre. (M.@rt)




    Edited by Milea - 14/6/2014, 17:25
     
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