|
|
|
Peter Paul Rubens I quattro filosofi (Autoritratto con il fratello Philip, Giusto Lipsio e Jan Woverius) 1612 circa Olio su tavola, 164 x 139 cm. Firenze, Palazzo Pitti
Il dipinto, entrato assai presto a far parte della collezione dei duchi di Toscana e noto anche con il titolo “Autoritratto con il fratello Philip, Giusto Lipsio e Jan Woverius”, venne eseguito da Peter Paul Rubens forse alla fine del 1611 o all'inizio dell’anno seguente per ricordare il suo soggiorno romano e per commemorare il fratello Philip, scomparso prematuramente a trentasette anni nell'agosto del 1611, e Giusto Lipsio, loro maestro, morto già alcuni anni prima. Anche Jan Woverius era stato allievo di Lipsio e amico dei fratelli Rubens. Il pittore aveva già raffigurato se stesso insieme al fratello e al venerato maestro nel ritratto di gruppo del periodo mantovano, e anche in quello aveva sottolineato la profonda affinità spirituale che li accomunava.
In questo nuovo dipinto tuttavia, l’atmosfera ha qualcosa di religioso e la tavola si propone come una sorta di monumento agli scomparsi. Le allusioni simboliche si fanno così più numerose ed esplicite; Rubens si è rappresentato in piedi in segno di rispetto e modestia, mentre gli altri siedono attorno a un tavolo, sul quale sono posati alcuni tomi che contengono le opere di Seneca la cui edizione era stata curata da Lipsio. A Seneca e al neostoicismo, del quale il filosofo belga aveva cercato di conciliare i valori con la religione cristiana, rimanda il busto nella nicchia sulla parete, ritenuto tradizionalmente quello dello scrittore latino. I tulipani, simbolo della caducità e inconsistenza delle cose terrene, sono un accenno all’avvenuta morte di due personaggi del quadro. La veduta che si scorge nello sfondo, tra il fusto della colonna e la tenda rossa, è quella del colle romano Palatino, qui inteso come simbolo della città di Roma e della cultura classica. (Mar L8v)
Edited by Milea - 20/3/2023, 21:02
|
| |