Crocifissione (Bucarest) - 1460 circa, Antonello da Messina - Bucarest, Muzeul National de Arta Romanei

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view post Posted on 8/9/2014, 12:52     +3   +1   -1
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Antonello-Messina-Crocifissione-di-Sibiu-P

Antonio di Giovanni de Antonio detto Antonello da Messina
Crocifissione
Tempera e olio su tavola, cm 39 x 22,5
Bucarest, Muzeul National de Arta Romanei


L'opera risale a un momento assai prossimo alla “Vergine Leggente”, di cui manifesta la stessa molteplicità di componenti stilistiche. In primo piano, su una sorta di aspra balza rocciosa, è riunito un gruppo di dolenti, avvolti in ampi e pesanti mantelli. Ognuno appare chiuso nel proprio dolore, esternato in atteggiamenti diversi. In mezzo a loro svetta altissima la croce di Cristo, affiancato dai due ladroni. Tale impostazione - insieme alla descrizione accurata del terreno, cosparso di erbe, sassi e teschi - ricorda il prototipo della Crocifissione di Jan van Eyck che tanta fortuna ebbe nell'ambito del ”Rinascimento mediterraneo”.

Il ricordo fiammingo si mescola però nelle figure scultoree delle Marie e di san Giovanni - visibile di spalle con il manto rosso - a echi borgognoni e provenzali, in parallelo a quanto avviene nel paesaggio a perdita d'occhio che si apre alle spalle delle croci. Antonello realizza qui una delle più antiche, e più straordinarie, immagini del golfo di Messina. Si riconoscono alcuni suoi monumenti, quali il monastero del Salvatore e la rocca Guelfonia, insieme al caratteristico andamento dell'insenatura. Edifici e alberi si riflettono nell'acqua, che al largo è punteggiata di barche; il colore dei rilievi collinari varia con la distanza, così come il cielo percorso da nuvole si rischiara con il diminuire dell'altezza. Differente, invece è il carattere dei corpi crocifissi, che hanno un sapore classicheggiante, evidente nelle proporzioni misurate e nell'anatomia accuratamente rilevata, sottolineata da perizomi avvolti intorno alle anche. La disparità tra la zona inferiore “mediterranea” e i corpi più “italiani” aveva fatto pensare in passato che l'opera fosse stata eseguita in due tempi diversi, ma è probabile che Antonello, in un periodo così fecondo della sua formazione, meditasse su apporti stilistici complessi, che spaziano da Barthélemy d'Eyck a Piero della Francesca, grazie alla mediazione del provenzale Quarton. (Mar L8v)





Edited by Milea - 6/12/2022, 20:10
 
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