Vergine leggente (1460 circa), Antonello da Messina - Baltimora, Walters Art Gallery

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view post Posted on 9/9/2014, 09:52     +3   +1   -1
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Antonello_da_Messin_The_Virgin_Mary_Reading-P

Antonio di Giovanni de Antonio detto Antonello da Messina
Vergine leggente
Tempera e olio su tavola, cm 43x34,5
Baltimora, Walters Art Gallery


Nel tempo che intercorre tra l'Annunciata (Virgo Advocata) di Como e questa Madonna, Antonello ha evidentemente compiuto un enorme salto culturale. L'anno di conclusione del tirocinio napoletano non è noto, ma il pittore risulta presente a Messina nel 1457, per poi sparire nuovamente dai documenti siciliani fino al 1460. In tale data il padre noleggia un brigantino per portare a casa l'artista, accompagnato da un vasto seguito di parenti e masserizie: Antonello da Messina aveva dunque compiuto un viaggio a lungo raggio, i cui risultati artistici sono riflessi nelle opere realizzate al suo rientro. Nella Vergine Leggente emergono un nuovo senso della geometria della luce e dello spazio.

La figura appare statuaria, i volumi della testa, del collo, della corona, del libro sono determinati con una precisione quasi tagliente; le pieghe del velo e delle vesti di Maria e dei due angeli in volo paiono quasi intagliate in una materia solida. Il nuovo carattere geometrico si accompagna a una forte illuminazione, che contribuisce a definire le superfici e il loro andamento. Simili soluzioni manifestano la conoscenza dell'arte di Piero della Francesca, che nel biennio 1458-1459 lavorava nella Roma papale. I dipinti antonelleschi databili agli anni sessanta però, riflettono anche caratteri provenzali. La stessa asprezza del panneggio, le mani allungate, lo sfondo scuro, la luce quasi abbagliante, si ritrovano infatti nelle opere di Enguerrand Quarton - attivo presso Aix-en-Provence e Avignone - una delle personalità dominanti del "Rinascimento mediterraneo" ed egli stesso mediatore dello stile di Piero. Proprio fra il 1458 e il 1461, inoltre, re Renato d'Angiò, già animatore della vita culturale napoletana, si era sposato in Provenza, attirandovi innumerevoli artisti. La Vergine di Baltimora è pertanto un'opera chiave per la comprensione dell'aggiornamento culturale di Antonello da Messina e del complesso intreccio fiammingo - ancora evidente nella profusione di perle e pietre - provenzale e italiano alla base del suo stile. (Mar L8v)




Edited by Milea - 6/12/2022, 20:09
 
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