Burrasca a Étretat (Stormy Sea in Étretat), Claude Monet, 1883

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view post Posted on 27/9/2022, 20:09     +4   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Claude Monet
Burrasca a Étretat ( Stormy Sea in Étretat)
1883
olio su tela - 100 x 81 cm.
Lione, Musée des Beaux-Arts



Il dipinto raffigura un mare in tempesta in una giornata invernale. La scogliera sullo sfondo è Étretat (Senna marittima); Monet soggiornò spesso in questo luogo durante l'inverno del 1864-65 e scrisse: "Passo le giornate all'aperto sulla roccia quando è bel tempo (...) e naturalmente sono sempre all'opera".

“Ho visto Monet cogliere un raggio di luce su una roccia bianca e catturarlo in un fiume di gialli che rendeva con precisione il sorprendente effetto di quell’impalpabile, abbagliante fulgore. Un’altra volta ha catturato un’esplosione di nubi sul mare con le sue mani e lo ha gettato sulla tela. Era una pioggia vera quella che dipingeva in quel modo, null’altro che pioggia” .

Pochi brani descrivono con la stessa intensità di queste parole di Guy de Maupassant la ricerca di Monet, in grado di “catturare” sul breve spazio di una tela gli effetti mutevoli della percezione, in tutta la loro complessità. Le nubi, il cielo, l’acqua, l’atmosfera restano intrappolati nella tela su cui sono stati “gettati”, assai più veri che in una fotografia, ben più intensi di un ricordo.

Affrontando il clima rigido delle coste del Nord, Monet sfida il vento sferzante e dipinge en plein air sulle alte scogliere di Étretat. Con tocchi nervosi ritrae le onde di un mare in tempesta, profondamente diverso da quello azzurro e sereno di Bordighera e Antibes.



In primo piano, due pescatori pare attendano la tempesta accanto alle loro imbarcazioni e sulla sinistra si scorgono altre tre "caloges" (scafi in disuso utilizzati come magazzini), coperte dalla paglia.




Sullo sfondo, a sinistra, si scorge la monumentale scogliera di Étretat; la sua forma pittoresca spicca dalla cortina di pioggia che vena il cielo in lontananza, con le sue pennellate orizzontali che ne enfatizzano gli strati della roccia. Colpite da forti venti, le onde perlacee, dipinte con spirali rapide e vibranti, riempiono la parte centrale dell'immagine. Il cielo lascia presagire l’arrivo della burrasca, cosa già abbastanza prevedibile dato lo stato del mare che fa da protagonista a tutto il quadro.




“Come è vero il pulviscolo delle sue onde sbattute da un colpo di sole, come scorrono i fiumi, screziati dai formicolanti colori delle cose che vi si riflettono, come nelle sue tele il piccolo soffio freddo dell’acqua sale nel fogliame e passa sulle punte dell’erba!” scrive nel 1883 Joris- Karl Huysmans, che conclude “ Pissarro e Monet sono infine usciti vittoriosi dalla terribile lotta. Si può dire che i problemi così ardui della luce, nella pittura, si sono infine sciolti sulle loro tele”. (M.@rt)





 
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