|
|
|
Amedeo Modigliani
Il giovane apprendista
(Le Jeune Apprenti - The Young Apprentice)
1918
olio su tela - 100 × 65 cm.
Parigi, Musée de l’Orangerie
Nel marzo 1918, la precaria salute di Modigliani e la prima gravidanza di Jeanne Hébuterne, insieme alle drammatiche condizioni di Parigi sotto i bombardamenti, indussero Léopold Zborowski a mandare a proprie spese l’artista e la compagna nel sud della Francia, sulla Costa Azzurra dove, tra Nizza e Cagnes-sur-Mer, i due avrebbero abitato per più di un anno. E’ proprio in occasione di questo soggiorno che, potendo godere di favorevoli condizioni climatiche, ben lontane dalla grigia capitale, Modigliani cambiò sensibilmente la sua pittura. Pur restando coerente con la propria poetica, l’artista avverte l’esigenza di risolvere i ritratti in chiave maggiormente naturalistica. Il disegno si fa più morbido e armonioso, la tavolozza include cromie più luminose, insieme a una materia pittorica fusa e diluita. Sulla tela compaiono nuovi protagonisti, non appartenenti all’orbita degli affetti e delle frequentazioni di Modigliani: si tratta di sconosciuti che gli chiedono un ritratto su commissione. In effetti, grazie agli sforzi di Léopold Zborowski, l’ultimo periodo della carriera dell’artista coincide con i primi riconoscimenti.
Il giovane apprendista è un campione esemplare di questa rinnovata, anche se breve, stagione artistica. Rivela inoltre come un ulteriore aspetto contraddistingua palesemente la ricerca del maestro all’epoca: il rimando alla pittura di Cézanne. L’artista livornese ne adotta le inquadrature sghembe e la pennellata veloce e costruttiva, utilizzando, in alcuni casi, i medesimi soggetti. (M.@rt)
|
| | |
