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Paul Cèzanne Ritratto del figlio dell’artista (Portrait du fils de l'artiste) 1881 - 1882 olio su tela - 34 x 37,5 cm. Parigi, Musée de l′Orangerie
Cézanne utilizzò spesso come modelli per i suoi quadri sia il figlio Paul sia la moglie Hortense, lasciando di entrambi una serie di ritratti eseguiti in un lungo arco di tempo (Ritratto di Madame Cézanne, Ritratto di Madame Cézanne nella poltrona gialla). Paul Cézanne figlio nacque il 4 gennaio 1872 a Parigi. Nonostante Cézanne avesse tenuto nascosta per molto tempo l'esistenza di questo figlio illegittimo alla sua famiglia, egli voleva molto bene al bambino tanto da meravigliarsi quando il piccolo perforava le sue tele nel punto preciso in cui egli aveva disegnato finestre e camini. Cezanne, invocando con fierezza l'intelligenza del suo primogenito, dichiarò infatti all’amico e mercante Paul Vollard: “Il piccolo ha aperto le finestre e i camini; riconosce che si tratta di una casa”. Anche i quaderni degli schizzi dell'artista erano pieni di scarabocchi del giovane Paul, che spesso arrivava addirittura a coprire i disegni del padre. Cézanne realizzò del giovane Paul un numero considerevole di disegni e vari ritratti ad olio.
Paul Cézanne Ritratto del figlio dell’artista (Portrait du fils de l'artiste -Tête d'enfant) 1880 circa olio su tela - 21 x 15,2 cm. Collezione privata giapponese
L’artista ritrae il figlio, che indossa la sua divisa blu da scolaro e pare seduto sul bracciolo di una poltrona scura, il cui schienale è visibile sulla destra, in una tela quadrata di piccolo formato, che pare una fotografia. Cézanne crea un equilibrato assetto compositivo del giovane Paul, con il busto frontale e il volto girato di tre quarti, e la lineare silhouette della poltrona, la cui presenza bilancia la massa corporea del ragazzo, richiamandone la forma e il profilo. Il candore dell’incarnato del volto, su cui risaltano i capelli corvini e gli occhi scuri, riporta nelle sue ombreggiature le varie tonalità di blu, di azzurro, di verde e di grigio utilizzate per la veste e lo sfondo, accostate ai rosso-bruni della poltrona. Ogni elemento ben definito da una precisa linea di contorno, acquista un risalto plastico particolare e una solidità quasi scultorea. La delicatezza dei colori e l’espressione tranquilla del fanciullo esaltano l’intimità e la tenerezza di questo ritratto. (M.@rt)
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