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HÉLÈNE FOURMENT LA LINFA VITALE DI RUBENS
La giovane riuscì a restituirgli l’amore per la vita, ispirando i quadri più importanti della sua maturità
Peter Paul Rubens Hélène Fourment con il figlio Frans (Hélène Fourment with her Son Francis 1635 circa Olio su tavola 146 x 102 cm Monaco, Alte Pinakothek Quello di Pieter Paul Rubens era stato un viaggio attraverso l’Europa, attraverso l’arte e la vita. Era nato nel 1577 in un piccolo paese della Germania, da una famiglia originaria di Anversa. Suo padre, avvocato, era stato coinvolto nelle lotte tra cattolici e protestanti e aveva dovuto lasciare la città con la famiglia. Forse proprio da lui il piccolo Pieter Paul aveva ereditato la tenacia che gli fu necessaria per formarsi nelle botteghe olandesi, affrontare un lungo tour in Italia durato otto anni, e affermarsi nei ducati e nelle corti come il pittore del momento (e anche tra i più celebri della storia). I potenti dell’epoca erano disposti a fare carte false per essere immortalati dalla sua pennellata sapiente: da Filippo IV a Carlo I di Inghilterra, dai nobili genovesi alla madre del re di Francia, Maria de’ Medici (che sui suoi dipinti fondò quello che noi oggi chiameremmo un “restyling di immagine”, agli occhi della corte francese). Non di rado le sue commissioni si trasformavano in vere e proprie missioni diplomatiche, al servizio di re e duchi. Un angolo buio della sua vita era stato il matrimonio con Isabelle Brandt, che lo aveva presto lasciato vedovo con un fardello doloroso, difficile da sopportare.
Peter Paul Rubens Ritratto di Hélène Fourment con due dei suoi figli (Portrait of Hélène Fourment with Two of Her Children) 1636 Olio su tavola 115 x 85 cm Parigi, Muséè du Louvre
Il suo balsamo vitale fu quindi Hélène Fourment, una giovane donna che sapeva però il fatto suo (quando la conobbe era una sedicenne, e lui un uomo di oltre cinquant’anni, la differenza di età era vertiginosa) che sposò nel 1630 e dalla quale ebbe tre figli. Hélène fu il balsamo per le ferite dell’artista, l’alba di un nuovo inizio per una vita già vissuta. Con lei rifiorirono il suo sguardo e la sua pittura e ancora lei divenne la protagonista della quasi totalità dei suoi quadri. Il suo corpo corrispondeva all’ideale di bellezza di Rubens, un grande amante delle donne formose – come si può ben vedere dai suoi quadri - dotate di innumerevoli curve che amava rappresentare nei dettagli, portando sulla superficie della tela tutte le imperfezioni (e le perfezioni!) della carne di quei corpi prescelti. La vitalità sgorgava anche dai colori primari, come il rosso, che formava con una componente di sangue per donargli una tonalità più vivida.
Peter Paul Rubens Hélène Fourment esce dal bagno - La piccola pelliccia (Porträt der Hélène Fourment - Het Pelsken) 1638 Olio su tavola, 176 x 83 cm. Vienna, Kunsthistoriches Museum
Il pittore, grazie al suo talento poliedrico, era uno dei pochi del suo tempo capace di dominare generi diversi - ma, i suoi preferiti, rimasero sempre il mito e il sacro -: Hélène fu un’ulteriore spinta a questa molteplicità di sguardi. Posando, impersonò i più disparati modelli di donna: un’amorevole madre di famiglia, in opere come Rubens, sua moglie Hélène e loro figlio Peter Paul, o in Hélène Fourment e i suoi figli. Ma fu anche dipinta come un’amante erotica in "La piccola pelliccia", dove posa svestita coprendo solo esimie parti della sua nudità con un manto (opera che verrà denunciata ferocemente negli Anni 70 del Novecento dalla femminista Svetlana Alpers, in una critica revisionista che mise alla gogna lo sguardo maschile nell’arte). In lei risplendeva la bellezza e la luce che l’artista aveva visto nelle magnifiche chiese di Roma, nei canali di Venezia, alla corte dei Gonzaga, nei luoghi del suo Grand Tour in Italia. Lei era il suo soffio vitale, e l’amore che lui nutriva nei suoi confronti era riscontrabile in ogni dettaglio della sua pittura: il viso radioso, l’incarnato fresco, le mani sottili, le labbra carnose e i capelli sempre deliziosamente indisciplinati. Un’intimità che Rubens raffigurò in ogni sua opera, come uno zampino lasciato lì apposta come riverbero del suo grande amore. Fonte
Peter Paul Rubens Hélène Fourment nel suo abito da sposa (Hélène Fourment in Her Bridal Gown) 1630-1631 Olio su legno di quercia 163.5 x 136.9 cm Monaco di Baviera, Alte Pinakothek
Peter Paul Rubens Il giardino dell'amore (The Garden of Love) 1633 circa Olio su tela 199 x 286 cm Madrid, Museo del Prado
Peter Paul Rubens Scena pastorale (Pastoral Scene) 1636-1638 Olio su tela 114.5x91 cm San Pietroburgo, Hermitage Museum
Peter Paul Rubens Perseo libera Andromeda (Perseus Freeing Andromeda) 1638-1639 Olio su tela 189 x 94 cm Berlino, Gemäldegalerie
Peter Paul Rubens L'origine della Via Lattea (The Origin of the Milky Way) 1636-1637 Olio su tela 181 x 244 cm Madrid, Museo del Prado
Peter Paul Rubens Le tre Grazie (The Three Graces) 1638 Olio su tela, 221 x 181 cm Madrid, Museo del Prado
Peter Paul Rubens Sua moglie Hélène Fourment e uno dei loro figli (His Wife Hélène Fourment and One of Their Children) 1639 Olio su tavola 204.2 x 159.1 cm New York, Metropolitan Museum of Art
Peter Paul Rubens Il banchetto di Erode (The Feast of Herod) 1640 Olio su tela 208 x 264 cm Edimburgo, National Galleries of Scotland
Bottega di Peter Paul Rubens Hélène Fourment - La seconda moglie dell'artista (Hélène Fourment - The artist's second wife) 1630-1700 Olio su tavola 75 x 56 cm Amsterdam, Rijksmuseum
"Non ero ancora incline a vivere la vita da celibe....Ho preso una giovane moglie di famiglia onesta ma borghese, sebbene tutti cercassero di convincermi a fare un matrimonio di corte. Ma temevo l'orgoglio, quel vizio insito nella nobiltà, specie in quel sesso, e per questo scelsi una che non arrossisse vedendomi prendere in mano i pennelli. E a dire il vero sarebbe stato difficile per me scambiare l'inestimabile tesoro della libertà con gli abbracci di una vecchia.“
Peter Paul Rubens in una lettera al suo amico Peiresc, 1635
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