HÉLÈNE FOURMENT - LA LINFA VITALE DI RUBENS, Restituì all'artista ispirazione e amore per la vita

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view post Posted on 26/3/2023, 12:52     +8   +1   -1
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HÉLÈNE FOURMENT
LA LINFA VITALE DI RUBENS




La giovane riuscì a restituirgli l’amore per la vita,
ispirando i quadri più importanti della sua maturità






Peter Paul Rubens
Hélène Fourment con il figlio Frans
(Hélène Fourment with her Son Francis
1635 circa
Olio su tavola
146 x 102 cm
Monaco, Alte Pinakothek


Quello di Pieter Paul Rubens era stato un viaggio attraverso l’Europa, attraverso l’arte e la vita. Era nato nel 1577 in un piccolo paese della Germania, da una famiglia originaria di Anversa. Suo padre, avvocato, era stato coinvolto nelle lotte tra cattolici e protestanti e aveva dovuto lasciare la città con la famiglia. Forse proprio da lui il piccolo Pieter Paul aveva ereditato la tenacia che gli fu necessaria per formarsi nelle botteghe olandesi, affrontare un lungo tour in Italia durato otto anni, e affermarsi nei ducati e nelle corti come il pittore del momento (e anche tra i più celebri della storia). I potenti dell’epoca erano disposti a fare carte false per essere immortalati dalla sua pennellata sapiente: da Filippo IV a Carlo I di Inghilterra, dai nobili genovesi alla madre del re di Francia, Maria de’ Medici (che sui suoi dipinti fondò quello che noi oggi chiameremmo un “restyling di immagine”, agli occhi della corte francese). Non di rado le sue commissioni si trasformavano in vere e proprie missioni diplomatiche, al servizio di re e duchi. Un angolo buio della sua vita era stato il matrimonio con Isabelle Brandt, che lo aveva presto lasciato vedovo con un fardello doloroso, difficile da sopportare.



Peter Paul Rubens
Ritratto di Hélène Fourment con due dei suoi figli
(Portrait of Hélène Fourment with Two of Her Children)
1636
Olio su tavola
115 x 85 cm
Parigi, Muséè du Louvre


Il suo balsamo vitale fu quindi Hélène Fourment, una giovane donna che sapeva però il fatto suo (quando la conobbe era una sedicenne, e lui un uomo di oltre cinquant’anni, la differenza di età era vertiginosa) che sposò nel 1630 e dalla quale ebbe tre figli. Hélène fu il balsamo per le ferite dell’artista, l’alba di un nuovo inizio per una vita già vissuta. Con lei rifiorirono il suo sguardo e la sua pittura e ancora lei divenne la protagonista della quasi totalità dei suoi quadri. Il suo corpo corrispondeva all’ideale di bellezza di Rubens, un grande amante delle donne formose – come si può ben vedere dai suoi quadri - dotate di innumerevoli curve che amava rappresentare nei dettagli, portando sulla superficie della tela tutte le imperfezioni (e le perfezioni!) della carne di quei corpi prescelti. La vitalità sgorgava anche dai colori primari, come il rosso, che formava con una componente di sangue per donargli una tonalità più vivida.



Peter Paul Rubens
Hélène Fourment esce dal bagno - La piccola pelliccia
(Porträt der Hélène Fourment - Het Pelsken)
1638
Olio su tavola, 176 x 83 cm.
Vienna, Kunsthistoriches Museum


Il pittore, grazie al suo talento poliedrico, era uno dei pochi del suo tempo capace di dominare generi diversi - ma, i suoi preferiti, rimasero sempre il mito e il sacro -: Hélène fu un’ulteriore spinta a questa molteplicità di sguardi. Posando, impersonò i più disparati modelli di donna: un’amorevole madre di famiglia, in opere come Rubens, sua moglie Hélène e loro figlio Peter Paul, o in Hélène Fourment e i suoi figli. Ma fu anche dipinta come un’amante erotica in "La piccola pelliccia", dove posa svestita coprendo solo esimie parti della sua nudità con un manto (opera che verrà denunciata ferocemente negli Anni 70 del Novecento dalla femminista Svetlana Alpers, in una critica revisionista che mise alla gogna lo sguardo maschile nell’arte). In lei risplendeva la bellezza e la luce che l’artista aveva visto nelle magnifiche chiese di Roma, nei canali di Venezia, alla corte dei Gonzaga, nei luoghi del suo Grand Tour in Italia. Lei era il suo soffio vitale, e l’amore che lui nutriva nei suoi confronti era riscontrabile in ogni dettaglio della sua pittura: il viso radioso, l’incarnato fresco, le mani sottili, le labbra carnose e i capelli sempre deliziosamente indisciplinati. Un’intimità che Rubens raffigurò in ogni sua opera, come uno zampino lasciato lì apposta come riverbero del suo grande amore. Fonte

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Peter Paul Rubens
Hélène Fourment nel suo abito da sposa
(Hélène Fourment in Her Bridal Gown)
1630-1631
Olio su legno di quercia
163.5 x 136.9 cm
Monaco di Baviera, Alte Pinakothek




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Peter Paul Rubens
Il giardino dell'amore
(The Garden of Love)
1633 circa
Olio su tela
199 x 286 cm
Madrid, Museo del Prado




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Peter Paul Rubens
Scena pastorale
(Pastoral Scene)
1636-1638
Olio su tela
114.5x91 cm
San Pietroburgo, Hermitage Museum



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Peter Paul Rubens
Perseo libera Andromeda
(Perseus Freeing Andromeda)
1638-1639
Olio su tela
189 x 94 cm
Berlino, Gemäldegalerie




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Peter Paul Rubens
L'origine della Via Lattea
(The Origin of the Milky Way)
1636-1637
Olio su tela
181 x 244 cm
Madrid, Museo del Prado




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Peter Paul Rubens
Le tre Grazie
(The Three Graces)
1638
Olio su tela,
221 x 181 cm
Madrid, Museo del Prado




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Peter Paul Rubens
Sua moglie Hélène Fourment e uno dei loro figli
(His Wife Hélène Fourment and One of Their Children)
1639
Olio su tavola
204.2 x 159.1 cm
New York, Metropolitan Museum of Art




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Peter Paul Rubens
Il banchetto di Erode
(The Feast of Herod)
1640
Olio su tela
208 x 264 cm
Edimburgo, National Galleries of Scotland




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Bottega di Peter Paul Rubens
Hélène Fourment - La seconda moglie dell'artista
(Hélène Fourment - The artist's second wife)
1630-1700
Olio su tavola
75 x 56 cm
Amsterdam, Rijksmuseum




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"Non ero ancora incline a vivere la vita da celibe....Ho preso una giovane moglie di famiglia onesta ma borghese, sebbene tutti cercassero di convincermi a fare un matrimonio di corte. Ma temevo l'orgoglio, quel vizio insito nella nobiltà, specie in quel sesso, e per questo scelsi una che non arrossisse vedendomi prendere in mano i pennelli. E a dire il vero sarebbe stato difficile per me scambiare l'inestimabile tesoro della libertà con gli abbracci di una vecchia.“

Peter Paul Rubens in una lettera al suo amico Peiresc, 1635
 
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